Magazine Per Lei

Qualcosa è cambiato

Da Thedoctorisin
A volte le cose cambiano.
Se qualcuno me lo avesse detto appena prima di Natale, quando ho saputo dell'ultima collega fresca di concorso ad hoc, non ci avrei creduto e avrei pensato invece che, per sempre, ogni nuova notizia dal mio vecchio mondo lavorativo mi avrebbe gettato ogni volta nella spirale di rancore rodimento rimpianto e odio per quel sistema che non aveva saputo o potuto accettarmi con le mie nuove esigenze e priorità.
E invece, evidentemente, a volte le cose cambiano.
Venerdì, proprio durante un weekend di specializzazione, ho ricevuto una telefonata dal passato. Una telefonata carica di stima e affetto (e già questo...). Una telefonata con una proposta che solo due anni fa avrei accettato ad occhi chiusi senza nemmeno pensarci e che oggi, allo stesso modo, ho scelto di rifiutare, pur consapevole di quello a cui sto rinunciando.
E qui è scattata la magia. Mi sono commossa al telefono con la collega che considero la mia mentore, la mia madre spirituale, e mi è dispiaciuto da morire non poter lavorare con lei, ma per la prima volta la spirale di odio, il buco nero di invidia, rancore e rimpianto non si sono aperti. Per la prima volta non ho detto "lascia che ne parli in famiglia" sperando in fondo in fondo che mio marito mi dicesse "Vai!" e per la prima volta sono consapevole di avere scelto una nuova strada. Di avere una via d'uscita. Un progetto. Un obiettivo.
Sono sicura che l'inizio della scuola di specializzazione, la conoscenza dei nuovi colleghi, il confronto con loro abbiano una parte fondamentale in questo.
Ho aspettato il finesettimana con ansia, temendo da un momento all'altro di sentire il ben noto cazzottone allo stomaco... non è arrivato.
Qualcosa è cambiato... davvero.

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