Magazine Diario personale

Qualcosa si muove

Creato il 19 gennaio 2016 da Povna @povna

Gennaio caracolla nella sua seconda metà, con il freddo che gli compete e l’ordinaria amministrazione tutta. Però l’applicazione combinata di Mazzini e Kant, pazientemente, ottiene qualche risultato giusto, nella direzione non di meno lavoro (non è tecnicamente possibile), ma almeno di una vita più ordinata. E così lo sceneggiatore ogni tanto fa capolino, e regala appuntamenti.
Appartiene a questa piccola lista di regali un’occasione sognata a settembre (quando quel romanzo fu oggetto di una lettura ipnotica e compulsiva da parte della ‘povna), poi diventata più solida nel mezzo dell’autunno (quando, approfittando di una presentazione non troppo distante della piccola città, la ‘povna ebbe la fortuna di conoscere direttamente Ilaria Gaspari). Da allora, l’acqua che è passata sotto i ponti ha lambito le rive di una intesa istantanea e molto bella, che già si fa amicizia. All’interno della quale suggerire la proposta (visto che organizzare iniziative è una cosa che le riesce bene un po’ da sempre) è stato solo naturale.
Così, durante uno degli incontri-aperitivi in piazza, la ‘povna chiede a Ilaria:
“Ma… Tu con le presentazioni in zona hai chiuso, o ne faresti altre?”.
“Perché…” – fa lei che capisce al volo.
“Sì, con Scovolino ne stavamo parlando, ci piacerebbe tanto organizzarla per il nuovo anno, alla libreria di città della scuola”.
Detto e (quasi) fatto. Piano piano, una fitta schiera di caratteri si è dipanata tra la ‘povna, Scovolino, la casa editrice Voland e la libreria di riferimento, fino a individuare una data adatta. A quel punto, il dado era tratto.
“Scovo, che ne dici se sentiamo Barbie e le chiediamo se le va che l’iniziativa risulti co-organizzata dalla scuola? ” – la ‘povna domanda dopo averci nuotato sopra la domenica.
“Dico: bellissimo!” – fa lui, che è sempre un entusiasta.
La ‘povna non ci pensa due volte, e scrive a Barbie. E anche la sua risposta affermativa (“Mi pare un’idea ottima, parteciperò anche io, anzi”) non tarda ad arrivare.
Oggi dunque, dopo un corso di aggiornamento (su questo film, che la ‘povna consiglia) la ‘povna e Scovo sono andati alla libreria, così come da progetto.
“Ciao, piacere, sono la ‘povna”.
“Piacere, ‘povna, sono contenta finalmente di conoscerti. Se passata per Etica dell’acquario, giusto?”
“Effettivamente, sì, volevo farti una proposta”.
Scovolino la precede: “Ci chiedevamo se possiamo esplicitare che la presentazione è co-organizzata dalla scuola e da voi, sai, per meri motivi di propa…”.
Scovolino è un tesoro, ma su certe cose è clamorosamente sdatto. La ‘povna sorride, interviene, e stoppa:
“In realtà quello che volevamo proporti era una co-organizzazione dell’evento, visto che da noi quest’anno pensavamo di invitare almeno un paio di scrittori con cui siamo in contatto, e potrebbe essere un buon modo per iniziare a collaborare”.
“Non chiediamo di meglio!” – risponde la Libraia. E si gettano a pensare al format.
In una certa data di febbraio, dunque, al pomeriggio, la ‘povna sarà felice di accogliere la sua (adesso) amica Ilaria Gaspari davanti al pubblico della libreria, ai colleghi e agli studenti. Lei e Scovolino, insieme, condurranno il dialogo (ricreando così, con la diversità delle loro esperienze universitarie, la differenza messa in luce nella sua recensione dalla ‘povna tra narratario e narratario).
SaiMon ha accettato, per l’occasione, di prodursi in una locandina delle sue, da grafico provetto; Ilaria (avvertita per mail, da una ‘povna esultante) ha mandato una sua foto con libro in mano, apposta per l’evento.
“Penso che ci divertiremo un sacco!” – scrive alla ‘povna un messaggio in diretta.
“Sono elettrizzata” – digita lei all’unisono.
E in questo concerto così naturale e armonico si nasconde, oltre anche a tante cose ovvie, la bellezza, profonda e ineludibile, di questo incontro di carne e sangue, reso possibile solo, ed esclusivamente, grazie a quell’oggetto fuori moda come un libro.


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