Mentre io e gli altri passeggeri aspettiamo che la metro, ferma al capolinea, parta, salgono due giovani donne, amiche o forse colleghe. E’ una giornata freddissima, fuori c’è un gran vento e tutte e due indossano sciarpe e guanti. La prima porta un basco grigio sopra un taglio alla maschietta e dei begli orecchini d’argento e pietre dure; anche l’altra ha un cappello, ma appena salita lo toglie e cerca di sistemarsi i capelli, raccolti in uno chignon morbido e un po’ spettinato. La ragazza col basco ha in mano Qualcuno con cui correre di David Grossman, che presto diventa l’oggetto della loro conversazione.