di Iannozzi Giuseppe
All’indomani degli scandali sollevati da Wikileaks, Hillary Clinton dichiara: “Non abbiamo amico migliore di Silvio Berlusconi che ha sostenuto sempre con la stessa coerenza le Amministrazioni Clinton, Bush e Obama”.
Si è così espresso il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, al termine di un bilaterale con il premier italiano a margine del vertice del’Osce ad Astana, in Kazakhstan.
Dopo la tempesta causata dai giudizi degli Usa pubblicati da Wikileaks, Hillary Clinton ha sottolineato il “sostegno generoso” dell’Italia in Afghanistan e ha affermato che “tanto le Amministrazioni repubblicane quanto quelle democratiche sanno che possono contare sull’Italia e su Berlusconi per realizzare e sostenere i valori che condividiamo”. La dichiarazione della Clinton è a dir poco allarmante, evidenzia infatti che gli USA giustificherebbero la politica del Cavaliere.
Ma il giudizio dell’incaricata d’affari americana a Roma Elizabeth Dibble sul presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “Incapace, portavoce di Putin. Vanitoso e inefficace come leader europeo moderno… fisicamente e politicamente debole le cui frequenti lunghe nottate e l’inclinazione ai party significano che non si riposa a sufficienza”. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha anche chiesto specifiche informazioni su eventuali “investimenti personali del premier e di Vladimir Putin” di cui Berlusconi sembra essere “il portavoce europeo”. Preoccupazione viene espressa per eventuali investimenti che “possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi”, soprattutto per l’intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che collegherà Russia e Ue.
Qualcuno mente sapendo. Qualcuno sta barando, Wikileaks o Hillary Clinton? Questo è il dilemma.