A tal proposito esistono tre differenti varianti di mouse. Tre versioni con differenti tecnologie e differenti prezzi, che oscillano da poche decine di euro ad addirittura mouse che possono costare centinaia di euro.
Ma come scegliere il mouse giusto per noi?
La maggior parte di noi trova il comune mouse abbastanza soddisfacente per un uso generale e la sola rotellina da usare come terzo pulsante fisico è abbastanza utile per un uso giornaliero, permettendoci di scorrere tra pagine e pagine web. Ma quando vogliamo qualcosa di più, quali sono i dettagli da analizzare?
Come detto precedentemente, ci sono tre regole da seguire. Iniziamo ad analizzare la prima:
Mouse da gioco (gaming)
I giocatori incalliti sono proprio gli utilizzatori che non dovrebbero sottovalutare l’utilità di una periferica così importante. Anche se un buon mouse non vi farà diventare giocatori più bravi, ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione.
Il giocatore passa svariate ore utilizzando il mouse nelle sessioni di gioco, quindi il primo passo da affrontare, è quello di non affaticare la mano e conseguentemente il braccio. A tal proposito la scelta di un mouse comodo è di vitale importanza. Nel caso di alcuni mouse da gaming abbiamo anche la possibilità di aggiungere o togliere dei pesi, cercando la configurazione che più si adatta alle nostre esigenze. Potremmo così cercare il giusto equilibrio tra velocità e comfort .
La maggior parte dei mouse da ”gaming”, offrono anche una serie di pulsanti supplementari in grado di svolgere diverse altre funzionalità. Una tra queste è la possibilità di memorizzare una serie di tasti al fine di rendere alcune operazioni più facili. Questo renderà le operazioni ripetitive più veloci. Quindi potremmo richiamare una serie di battute, assegnando una macro (insieme di comandi) complessa, utilizzando invece un solo clic. Alcuni mouse hanno addirittura tasti dedicati ai fucili da cecchino, nel caso in cui siate appassionati del genere.
Anche la precisione in questa tipologia di mouse è un aspetto da tenere in considerazione. Molti mouse hanno la possibilità di settare i DPI (anche se sarebbe più corretto dire CPI: campionamenti per pollice). I DPI o CPI che dir si voglia, con questa tipologia di mouse, è possibile aumentarli per avere una velocità del cursore maggiore oppure abbassarli per avere una maggiore precisione ed un controllo più agevole.
Mouse ergonomico
Il mouse giusto è anche ergonomico e viene progettato per sforzare il meno possibile il polso e le dita, che devono effettuare movimenti il più naturale possibile. Hanno anche tasti dedicati a portata di “dita” ed il suo comfort è dato da alcune caratteristiche che in realtà sono soggettive e che variano in base alla nostra presa. C’è chi preferisce una presa il più possibile piatta e chi invece adotta una presa ad artiglio. ”Anche le dimensioni contano” oltre, come accennato prima, ad essere di vitale importanza scegliere un mouse in base a quale braccio utilizziamo, quindi se destro o sinistro. Poiché molte aziende non seguono questa differenziazione è meglio provare con mano il mouse che più si adatta alle nostre caratteristiche e comprare on-line non è sempre la scelta più saggia.
Mouse da ”viaggio”
I mouse cosiddetti da viaggio, sono abbastanza semplici come tipologia. Sono generalmente caratterizzati da due pulsanti o al massimo i soliti tre compresi di rotellina scorrevole. La particolarità è che sono mouse semplici e senza ”complicanze”, con dimensioni compatte e senza alcuna funzionalità aggiunta. Generalmente funzionano senza fili o hanno cavi retrattili in grado di riporli facilmente, non avendo un eccessivo ingombro. Ovviamente scordiamoci l’ergonomia perché date le dimensioni e l’uso sporadico che se ne dovrebbe fare, le aziende non seguono le caratteristiche delle due prime tipologie elencate.
Quali sono le caratteristiche da osservare quando acquistiamo un mouse?
Come spiegato precedentemente, quando acquistiamo un mouse è bene osservare alcuni dati presenti nelle confezioni di vendita. E’ importante conoscere alcuni termini, come ad esempio quando ho accennato ai DPI (CPI). I punti per pollice (DPI) sono una delle specifiche principale dei mouse presenti sul mercato, ma mentre i numeri DPI sono facili da confrontare – valori più alti generalmente corrispondono a migliori performance – non sempre questa caratteristica si rivela utile per un utilizzo giornaliero.
I DPI infatti indicano la sensibilità del mouse. Un numero più elevato indica che il mouse può rispondere con precisione quando viene spostato su una piccola quantità di superficie, ed il puntatore attraversa anche in maniera più veloce lo schermo.
Un più alto valore di DPI, sopra ai 4000 ad esempio, va a tutto vantaggio di una maggiore precisione nel gioco con alcune ristrettezze che analizzeremo successivamente, oltre che ad essere utile per la navigazione su display ad alta risoluzione o quando magari utilizziamo più monitor (multi-monitor). Per l’utente medio invece non ha alcuna utilità perché non ne percepirà la differenza.
Passiamo ad analizzare adesso, la tipologia di tecnologia presente sui nostri mouse con alcuni confronti.
Mouse ottico e mouse laser
Le differenze tra queste tipologie di mouse sta principalmente nella tecnologia adottata che sebbene sia la medesima, per il mouse ottico si avvale di un led luminoso in grado di riflettere la superficie in cui è poggiato, mentre il mouse laser utilizza un raggio, appunto laser, per tracciarne il movimento. Questo sta a significare che il mouse ottico può essere utilizzato su superfici piane ed opache, viceversa il mouse laser non deve osservare queste regole potendolo utilizzare pressoché su qualsiasi superficie come anche il vetro.
Questa differenza di come ”lavorano” significa che i mouse laser sono più sensibili. Possono raggiungere più alti punteggi di DPI, il che significa che possono eseguire movimenti con maggiore precisione e anche attraversare lo schermo più velocemente (quindi potrebbe essere necessario abbassare la sensibilità del mouse dal sistema operativo).
Tuttavia, questo comporta anche un problema comunemente denominato “accelerazione” dove il puntatore del mouse viaggia troppo velocemente quando il mouse viene spostato rapidamente rispetto a quando viene spostato lentamente. Questa incoerenza è particolarmente problematica per i giocatori, molti dei quali preferiscono la maggiore stabilità di un mouse ottico rispetto ad una maggiore precisione data dal laser.
Mouse con o senza fili
I mouse senza fili (Wireless) hanno ormai raggiunto i livelli delle controparti provviste di cavo. Inizialmente le problematiche dovute ai continui lag o perdite sporadiche di segnale, tendevano a favorire la soluzione più affidabile data da un collegamento fisico, scelta imprescindibile per un giocatore. Oggi il gap si è praticamente azzerato e l’unico punto a sfavore è il dover essere soggetti all’autonomia di una batteria per alimentare il nostro mouse, anche se oggi esistono già svariate soluzioni con batterie ricaricabili che comunque dureranno per molto tempo.
La caratteristica principale però dei mouse senza fili è la praticità. Non avere fili ingombranti, in mezzo alla ”giungla” di cavi già esistente, può essere un fattore determinante per la sua scelta. Se poi scegliete un mouse bluetooth, potreste anche evitare di utilizzare una porta USB (generalmente usata dai mouse wireless per connettere il micro ricevitore). La distanza coperta da un mouse bluetooht è anche maggiore, quindi potrà tornarvi utile in caso adoperiate il vostro PC, collegato ad un proiettore o ad un televisore.
Bluetooht o radiofrequenza
Al momento di acquistare un mouse, la scelta potrebbe ricadere sul modello wireless che certamente ha dal lato suo, anche una maggiore facilità di installazione. Però è anche la tipologia di mouse più soggetta ad interferenze di segnale. Sono senz’altro reattivi, ma se perdete il micro ricevitore in dotazione, potrebbe essere difficile recuperarne un altro. Inoltre come accennato prima, occuperà inevitabilmente una porta USB del vostro computer.
La tecnologia bluetooth invece è più utile in quanto ormai presente sulla maggior parte dei PC moderni. Non necessita quindi di una porta USB, ha una durata nettamente maggiore in termini di autonomia e sopratutto potrete utilizzarlo con tutti i computer o dispositivi provvisti di tale tecnologia. L’aspetto negativo è che un mouse bluetooht ha bisogno di una serie di passaggi da effettuare per la sua configurazione, oltre a dover aspettare ogni volta che effettui il collegamento.
MOUSE VS TRACKPAD
Se ancora non vi abbiamo convinti sull’utilità di un buon mouse, la vostra attenzione potrebbe ricadere allora su una valida alternativa e cioè il trackpad. Praticamente presente su la maggior parte dei notebook moderni, è sconsigliabile il suo utilizzo sopratutto per il gaming o per l’editing delle immagini, sebbene oggi sia più intuitivo utilizzarlo sui nuovi sistemi operativi realizzati con interfacce touch grazie ai gesti incorporati come ad esempio su Windows 10. Esistono anche per questa tipologia, svariati modelli con design piatti o ergonomici ma anche per questi modelli vale la regola secondo cui, dovete essere voi stessi a trovarvi a vostro agio quando si parla di utilizzo sul campo.
Speriamo con questa guida di avervi aiutato a capire quale sia il mouse più adatto per voi, anche se come spesso abbiamo sottolineato in questo articolo, il miglior modo per effettuare un buon acquisto è arrivare pronti e consapevoli su ciò che comprerete. Esaminare preventivamente tutti gli aspetti in cui pensate di utilizzare un mouse è certamente la miglior mossa che potete effettuare.
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