Lavora Supermario prova a fare il suggeritore, lo si trova in fase difensiva, impegna spesso due avversari per fermarlo e al 13′ si libera al limite dell’area e con destro a girare che esce di un soffio spaventa ancora una volta l’ex portiere interista. Tra i verdeoro si scopre un Neymar che è capace anche a fare l’operaio e si sacrifica come primo schermo su Pirlo. Dopo 20 minuti i due si incrociano in campo ma a gioco fermo: il brasiliano riceve un colpo al volto da Pirlo e l’azzurro va a sincerarsi delle sue condizioni. Al 33′ il Brasile va in rete ma Neymar partecipa solo ai festeggiamenti per il compagno della linea d’attacco Fred, tre minuti dopo è Balotelli a cercare il pareggio con una legnata dal limite dell’area ma ancora una volta si salva Julio Cesar. Al 40′ Neymar illumina, quando prende la palla e riesce a partire in velocità è impressionante, imbecca Oscar ma uno splendido recupero di De Sciglio ritarda la capitolazione; a 41′ il gioiellino del Santos parte dalla linea di metà campo a ridosso della linea laterale destra, per 40 metri mette la quinta, Pirlo non se la sente di ricorrere al fallo tattico, e di esterno destro libera in mezzo all’area Oscar per il 2-0 verdeoro.
Al fischio dell’intervallo escono abbracciati Neymar e Balotelli dopo essersi scambiata la maglia; il loro match è molto più equilibrato, almeno come risultato, che quello tra Brasile e Italia. La potenza dell’italiano contro l’agilità del brasiliano, un paio di occasioni a testa anche se la splendida azione dell’assist a Oscar fa pendere la bilancia dalla parte di Neymar.
Rientra in campo Balotelli nel secondo tempo ma si trova in un nuovo modulo con il faraone El Shaarawy e Alessio Cerci, il Brasile non cambia. Con il passare del tempo si inizia a fare l’abitudine agli scatti e agli uno-due da flipper di Neymar, mentre al 50′ SuperMario viene pescato da un cross dell’esordiente granata e colpisce di testa alto ma l’azzurro sembra in crisi di ossigeno e fatica, tra le urla di Prandelli a rientrare. E’ però un suo colpo di tacco a liberare El Shaarawy per l’azione che provoca il calcio d’angolo dal quale scaturisce la rete di De Rossi. Vale da solo una sfida con il Brasile la rete di Balotelli con tiro a giro dal limite che al 57′ pesca Julio Cesar un paio di metri troppo avanti. Un goal da campione. Dall’altra parte Neymar crea, Hulk distrugge. Cinque minuti dopo grazie ad un rimpallo Balotelli si trova a tu per tu con il portiere brasiliano ma manca l’occasione per scrivere a chiare lettere il suo nome sulla partita e da vecchi ex compagni di squadra Mario e Julio Cesar si scambiano amabilmente le impressioni su quanto avvenuto. Poco a poco, con il crescere dell’Italia, Neymar esce dalle trame della squadra di Scolari che preferisce puntare su Kakà, altro passo, altro ritmo. Al 71′ Balotelli rimedia un calcione da Hernanes e si ferma nella sua reazione un centesimo di secondo prima dell’irreparabile. Ancora una occasione per l’azzurro pescato da Cerci, si immola Dante deviando in calcio d’angolo la botta a colpo sicuro. E’ cresciuta l’Italia e con il 4-3-3 anche l’attaccante del Milan sembra più a suo agio. La partita si spezzetta e all’82′ Prandelli regala la standing ovation di tutto lo stadio di Ginevra a Balotelli inserendo Gilardino. E’ lui il protagonista della serata in salsa azzurra e il vincitore della sfida contro Neymar che alla lunga si è spento nella gabbia dei difensori azzurri, isolato sulla fascia sinistra dell’attacco della squadra di Scolari, a litigarsi con Hernanes una punizione dal limite che si infrange contro la barriera. Anche le cifre laureano Balotelli: per lui 7 tiri, 4 dei quali in porta e 2 assist oltre al goal e 5 falli subiti. Sono solo 3 i tiri di Neymar, 2 in porta e 2 assist (ma che assist!) e un solo fallo subito che è costato il cartellino giallo a Maggio. Anche ai punti vince SuperMario.