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Iniziamo col dire che per sommi capi dal punto di vista cromatico, i tessuti si dividono in classici in tinta o disegnati, i primi sono i grigi, blu, bianchi e naturali, mentre quelli disegnati o hanno delle micro fantasie o sono i classici rigati, a quadri fantasia o a quadri scozzesi.
Per quanto riguarda il colore va tenuta in mente anche l'intensità di questo, ad esempio gli abiti grigi, anche gessati, sono tendenzialmente formali da giorno ma quelli più scuri come l'antracite possono uscire anche di sera.
Il blu sta bene a tutti e particolarmente ai giovani ed è adattissimo per le cerimonie. Il bianco vero quello puro è sportivo ed estivo ed è ovviamente bandito dalle cerimonie, può comunque avere riflessi avorio in questo caso può adattarsi ad un cacktail.
Esistono anche i colori naturali, questi spaziano dai toni coloniali, la cui indole è informale, mattutina e primaverile, attraverso le tinte pastello decisamente giovanili ed estive fino ai toni più profondi ed intensi del cacao e del caffè, che reggono anche situazioni più impegnative.
Passando alle micro fantasie possiamo dire che esiste una gerarchia formale che, dal basso verso l’alto, include i piccoli pied de poule, la grisaglia, il pinhead e l’occhio di pernice. Tutti sono adatti per le mezze stagioni e sono perfetti di giorno, esclusa ovviamente la cerimonia.
Un capitolo a parte meritano gli abiti rigati, questi infatti sono diurni se cardati, decisamente business se pettinati e rasati, serali se pettinati e coperti. Non sono adatti alle cerimonie religiose, mentre vanno bene per le civili.
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