di Elena Tagliaferri
Vi è mai capitato di dedicare un momento, un’ora oppure la maggior parte della giornata a dei brutti pensieri?
Su voi stessi, su quello che meritate o non meritate, su quello che pensano o non pensano le persone che vi stanno vicine, su come siete fatti rispetto a come vorreste essere… A me è successo oggi. Mentre preparavo le valigie per il mare. ascoltavo la radio e la mia mente vagava senza trattenere nessun particolare pensiero… poi è bastata una canzone per riportarmi ad un episodio sgradevole del passato e in un attimo ho rivissuto nella mia mente tutto: immagini, parole, sensazioni…
Nella nostra mente coltiviamo ricordi, idee e convinzioni e spesso diamo la preferenza a quelle che ci fanno stare male e che generano in noi pensieri poco utili o addirittura deleteri. Di una storia o di una amicizia finita oppure dell’infanzia siamo capaci di ricordare nei minimi dettagli pochi episodi sgradevoli e sembriamo dimenticarci e non dare peso alle cose belle. Investiamo del tempo a ingigantire i nostri difetti piuttosto che a coltivare i nostri pregi oppure a trovare un modo per migliorarci.
E il bello è che le dolorose conclusioni alle quali spesso arriviamo sembrano vere e inappellabili… solo perché le ha partorite la nostra mente sembra un sacrilegio metterle in discussione… anche se ci fanno stare male, anche se ci tolgono forza oppure speranza…
Eppure persino lo stomaco sembra comportarsi in modo più intelligente: se ingoia un cibo nocivo o tossico almeno prova in tutti i modi ad espellerlo.
Perché non fare la stessa cosa con i pensieri nocivi? E se quello che pensiamo non fosse vero? E se ci divertissimo a sconfessarlo? E se ci fosse un altro modo di interpretare le cose che ci sono capitate? E se le conclusioni fossero diverse?
Siamo noi che possiamo scegliere quali pensieri coltivare nell’orto della nostra mente…
Potendo scegliere perché non pensare a qualcosa di più bello?
Hai mai osservato un contadino che coltiva il suo orto? Prepara il terreno, sceglie con cura i semi e aspetta il momento giusto per piantarli, ne segue la crescita e li cura fino a raccogliere i frutti. Non si sognerebbe mai di piantare e far crescere erbacce nel suo orto e se questo accade si da da fare e per estirparle. Può capitare una situazione climatica imprevista che può compromettere o rovinare il raccolto… ma questo non mette certo in dubbio le sua capacità di contadino, casomai può indurlo a chiedersi quali cambiamenti può operare per proteggere il raccolto successivo nel caso in cui si ripresentasse l’evento.
E’ sempre nostra la scelta:
in qualsiasi momento possiamo decidere di coltivare buoni pensieri, imparando dagli eventi passati e attrezzandoci per migliorare mettendo in atto dei cambiamenti o dei correttivi…
oppure possiamo lasciare che la gramigna e altre erbacce crescano impedendoci di rendere il nostro orto piacevole e rigoglioso!