La ritenzione idrica può avere cause differenti che si traducono in sintomi diversi e che, di conseguenza, richiedono trattamenti specifici per ciascuna situazione. Nel caso della cosiddetta ritenzione idrica secondaria, per esempio, le cause di tale disturbo vanno ricercate nella presenza di patologie più gravi, solitamente ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca, linfedema, insufficienza renale, malattie del fegato o malattie della vescica. Risulta quindi evidente come, in questi casi, la lotta alla ritenzione idrica dipenda essenzialmente dal trattamento della patologia principale, che per conseguenza porterà anche alla soluzione del disturbo estetico.
Cause ritenzione idrica di tipo alimentare
Le cause di quella che viene definita ritenzione idrica alimentare, invece, vanno individuate – come si può facilmente intuire – in un regime alimentare non corretto, contraddistinto da una eccessiva introduzione di sodio nell’organismo. Non solo il sale da cucina deve essere ritenuto colpevole, comunque: anche il glutammato può avere effetti particolarmente nocivi, ancora più evidenti rispetto a quelli provocati dal sodio.
Il dado da cucina costituisce l’esempio più comune di alimento con glutammato, ma specialmente nei ristoranti non è raro che molti piatti vengano insaporiti con tale sostanza: per questo motivo, chi soffre di ritenzione idrica deve fare particolare attenzione a quel che mangia. Come? Sarebbe preferibile evitare – per quanto possibile – i cibi molto salati, e cercare di limitare l’assunzione di sodio. Naturalmente non bisogna diventare maniaci o eccessivi; d’altro canto, è bene anche sapere che le acque povere di sodio contribuiscono a migliorare la situazione.
La ritenzione idrica di tipo iatrogena
Ma la ritenzione idrica può avere anche cause che vanno rintracciate nell’abuso di medicinali: si parla, in questo caso, di ritenzione idrica iatrogena. Sono quattro le categorie di farmaci che provocano problemi di questo tipo: i contraccettivi (come ben sanno donne e ragazze di tutte le età), le terapie ormonali sostitutive, i cortisonici e gli anti-infiammatori.
Occorre ricordare, d’altro canto, che il problema nasce da un uso eccessivo e prolungato di questi prodotti, ma soprattutto che le alterazioni idriche non dipendono dall’abuso di farmaci in organismi che sono perfettamente sani: per fare un esempio, il rischio di insorgenza di ritenzione idrica dovuta alla pillola anticoncezionale è molto limitato di una donna sana.
La ritenzione idrica circolatoria
Tra le cause della ritenzione idrica, poi, non si può dimenticare l’accumulo di liquidi: si parla, in questa situazione, di ritenzione idrica primaria o di ritenzione idrica circolatoria.
In concreto, si ha a che fare con tessuti molli che vengono progressivamente tumefatti per colpo dell’accumulo, negli spazi interstiziali tra le diverse cellule, di liquidi. La causa di tale situazione è rappresentata dalla stasi della circolazione: in altre parole, dal funzionamento non corretto del sistema linfatico e del sistema venoso.
Succede, infatti, che le pareti venose, nel momento in cui perdono la tonicità che le dovrebbe caratterizzare, determinino un funzionamento non adeguato delle valvole a nido di rondine, che hanno lo scopo di regolare il ritorno venoso; per questo motivo, nelle vene ristagna il sangue, così che il liquido passi dalle vene agli spazi interstiziali delle cellule.
Infine, non va dimenticato che la ritenzione idrica può essere determinata dal ciclo mestruale: in molte donne, una decina di giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni gli edemi iniziano a coprire gran parte del corpo, soprattutto per motivi ormonali.
Alcuni consigli utili
Una volta individuate le cause della ritenzione idrica, dunque, ci si può dedicare ad accorgimenti e comportamenti finalizzati a contrastarla. Essenziale un’alimentazione per quanto possibile povere di sodio, cercate di bere molta acqua soprattutto quella povera di sodio, non vuol dire che dovete forzatamente accanirvi analizzando ogni etichetta delle acque minerali che vi arrivano sotto mano, un corpo sano riesce da solo ad eliminare le sostanze in eccesso, ovviamente appesantirlo troppo non gli faciliterà questo compito.
Pertanto uno stile di vita sano contribuisce a prevenire o a ridurre il problema: chi pratica attività fisica e fa sport con una certa regolarità ha meno problemi di ritenzione idrica rispetto a chi ha una vita sedentaria: così come chi non fuma e chi non beve alcolici ha meno problemi rispetto a chi fuma e chi beve.
Ecco, dunque, che nel quadro complessivo della ritenzione idrica e delle sue cause, risulta indispensabile essere in grado di individuare l’origine del problema per poter mettere in pratica uno o più rimedi o accorgimenti in grado di risolverlo o attenuarlo: come sempre, l’aiuto di un medico o di un professionista non potrà che rivelarsi utile.
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