Da una parte Hamas che vuole rafforzare la propria posizione contro il movimento "moderato" Fatah, spezzando l'assedio marittimo di Gaza da parte degli israeliani che chiaramente non vogliono il rafforzamento di uno Stato a lei ostile(Hamas è al governo). Anche in Israele è in gioco la leadership dello Stato. Netanyahu, Primo Ministro d'Israele, sa che solo con una vittoria militare e la smilitarizzazione di Hamas(con la consegna pacifica attraverso un trattato o distruggendo le riserve con le armi a lui poco importa)che detiene ora missili iraniani, potrebbe vincere alle prossime elezioni, che si terranno tra due mesi. Netanyahu sapeva benissimo che uccidere il capo di Hamas, Ahmed al-Jabari avrebbe provocato una reazione di Hamas stessa(non ci voleva un genio), cosi come Hamas sa bene che solo radicalizzando il conflitto alle sue estreme conseguenze può affermare la sua forza nella politica palestinese, cosi come sapeva che creare depositi di armi sul territorio della Striscia di Gaza avrebbe determinato una reazione di Israele. Essenzialmente tutti e due i governi se ne sono fregati di chi ne avrebbe pagato le conseguenze, sia esso israeliano o palestinese. Camminano sopra i morti, fomentando paura, odio razziale e religioso, e morte, solo per i loro interessi politici, solo per affermare la loro forza all'interno del proprio paese. Ed adesso siamo nella splendida situazione che se Israele cede, Hamas rafforza la sua leadership, mentre se non cede continueranno i bombardamenti su povera gente inerme che fa praticamente da scudo umano ad Hamas. Tutto questo dovuto ad una politica di radicalizzazione del conflitto portata avanti da tutti e due i paesi, con governi fortemente nazionalisti che vogliono l'acuirsi dello scontro.
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Quali sono le motivazioni del recente conflitto israelo-palestinese?
Creato il 21 novembre 2012 da NineteeneightyfourPotrebbero interessarti anche :
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