Terzo appuntamento con la rubrica Quali sono…?, questa volta dedicato alle tematiche del genere horror.
Occorre, oggi più che mai, una premessa. La domanda “Perché ti piace l’horror” mi rincorre da che sono ragazzino. La risposta non è stata mai semplice, ma ora posso darla con poco margine di errore. Mi piace l’horror per il suo aspetto fantastico, spesso surreale, e per il suo rivelare, attraverso la paura, degli aspetti sconosciuti della realtà. O di più realtà, magari esistenti soltanto nella testa di scrittori, registi, fumettisti etc.
Mi importa dunque poco di quella parte di horror che rappresenta e deforma l’aspetto negativo dell’animo umano. Vale a dire serial killer, tragedie familiari e filoni simili.
La mia non è una condanna di tipo etico/morale, bensì una questione di gusti. Se voglio accedere a certi orrori mi basta seguire un qualunque telegiornale, non ho bisogno di romanzi o di film.
Detto ciò, la domanda di oggi è questa: Quali sono le tematiche horror che vi interessano?
Sapete benissimo che in questi anni va di moda soprattutto l’horror young adult, il paranormal romance. A me, in linea di massima, non piace affatto. Forse sono fuori target a livello anagrafico o magari – più semplicemente – non lo considero nemmeno horror.
Di questa moda dilagante ne hanno fatto le spese i vampiri, figure abusate e snaturate, tanto che raramente mi vien voglia di leggere qualcosa che ha uno di loro come protagonisti.
Romanzi e racconti con succhiasangue “classici” possono però riservare piacevoli sorprese, vedi l’ottima trilogia di Claudio Vergnani. Diciamo però che è raro trovare qualcosa di così valido.
Gli zombie stanno subendo a loro volta questo destino. A lungo sono stati i miei “mostri” preferiti, più nell’ottica di un’apocalisse di fantasia che non per altro. Ora però, complice (ancora di nuovo!) la deriva young adult e un prodotto modesto come il serial The Walking Dead, gli zombie mi hanno annoiato parecchio. Salvo eccezioni, di cui riparleremo a breve.
L’horror lovecraftiano lo trovo sempre gradevole e intenso, purché non sia semplicemente una copia carbone delle storie di HPL, come invece spesso accade. Preferisco opere che prendono spunto da quelle atmosfere, da quel concetto di orrore cosmico, che non le fan fiction del pantheon di Cthulhu e soci. Diciamo che non è semplice ottenere dei validi risultati, ma sono sempre propenso a comprare/leggere qualcosa del genere.
Le ghost story mi interessano, ma sono difficili da scrivere. Il classico racconto di fantasmi, come veniva inteso a fine Ottocento, non si adatta granché alle atmosfere moderne. Ovviamente ci sono eccezioni lodevoli, come Melissa, la creatura errabonda creata da Danilo Arona, o storie quali Nostra Signora delle Tenebre, di Fritz Leiber.
Mi piacciono poi le ibridazioni particolari. Racconti quali Gladiators vs Zombies o Decameron dei Morti sono varianti molto interessanti delle solite zombie apocalypse. Probabilmente i puristi odiano queste cose, ma il problema è loro, non mio, è evidente. Comunque sia sono romanzi da prendere a dosi moderate, questo è vero.
Infine, come già detto, non leggo (non più) alcuni validi autori, come per esempio Jack Ketchum, perché il genere di storie che scrivono, molto ancorate alle brutture della realtà e della società, non soddisfano i miei bisogni di lettore.
E ora passo a voi la parola.
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