I rischi esistono e abbiamo già visto come non sia facile fare una stima dei danni economici del cybercrimine. Quello che è certo è che il numero di vittime continua ad aumentare, come dimostrano anche i dati dell’Osservatorio sulle frodi creditizie di CRIF.
Dalla clonazione della carta di credito al phishing, dai siti falsi di banche e altri servizi al recupero di dati sensibili dai dispositivi digitali, e ancora virus, worm e trojan il cui unico obiettivo è insinuarsi nel computer della vittima per sottrarre dati sensibili. E ancora: falsi annunci di lavoro o messaggi di spam costruiti su misura per la vittima.
Con il moltiplicarsi dei dispositivi e delle connessioni a Internet, si moltiplicano anche i tentativi di frode. E i rischi per gli utenti si potrebbero spostare su dispositivi intelligenti e chip indossabili e tecnologie di condivisione: Google Glass (e altri oggetti “smart”), sistemi installati sulle automobili, servizi cloud.
L’attenzione alla tutela della propria identità dovrebbe essere prioritaria per tutti gli utenti. Si inizia con alcuni accorgimenti di base, come la scelta di una password sicura (e diversa per ogni servizio) e la selezione delle informazioni che condividiamo online. Ci sono poi strumenti ulteriori che permettono di monitorare la circolazione dei propri dati, come Sicurnet.