Una qualificazione ottenuta con un giornata di anticipo è di per se un’ottima cosa. Importa poco come ci si arriva, però è importante nel prosieguo del cammino. Se ti qualifichi anche all’ultimo match, ma con un gioco efficiente ben organizzato e redditizio, il cammino può avere un respiro più ampio. Se invece ti qualifichi con una prestazione eroica tutta cuore e grinta il cammino avrà presumibilmente un respiro più corto.
Contro il Dnipro bastava un pareggio ed è venuta una vittoria che mi è sembrata rocambolesca con una prestazione eroica di Handanovic. Nessuno può negare che il gol del Dnipro è dovuto ad un intervento disastroso di Handanovic. Il portierone nerazzurro ha schiaffeggiato la palla con leggerezza e sufficienza, nel dopo partita lui stesso l’ha definita una cazzata. È altrettanto indubbio che parare il rigore ha messo l’argine ad una situazione in caduta libera di cui non si vedeva la fine. Il resto del match poi lo ha giocato da eroe fornendo almeno altri due interventi miracolosi, in uno di questi aiutato da Juan Jesus che salva sulla linea dopo che Handanovic aveva respinto un colpo da zero metri con un’agilità felina. Un eroe senza dubbio.
Osvaldo mi sta convincendo sempre di più, se mantiene la testa positiva è un grande attaccante che sa finalizzare, difendere palla e difendere nel senso puro del termine. Icardi no, sa finalizzare e basta. Non è certo poco, ma Osvaldo è meglio.
Ranocchia per me è uno scarpone e da li non mi schiodo. Il resto della difesa è composta da calciatori molto approssimativi e non certo adatti a far ripartire l’azione giocando la palla come hanno tentato di fare per gran parte del match con risultati disastrosi. Paradossalmente molto meglio in inferiorità numerica che in undici contro undici.
Mancini dovrà lavorare molto e rendersi contro che Hernanes assieme a Guarin è come giocare in nove.
È indubbio che se contro la Roma si gioca come contro il Dnipro c’è da beccarne sei.
Handanovic
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake