Il 19esimo rapporto di legambiente “Ecosistema Urbano”, destinato all’analisi della qualità ambientale, evidenzia come le difficoltà economiche delle amministrazioni abbiano effetti negativi sulla capacità di fare buona amministrazione.
Nell’insieme dei capoluoghi italiani, ad esempio, torna a crescere l’inquinamento atmosferico, senza contare l’inefficienza energetica e quella del trasporto pubblico, messo sotto pressione dai tagli e incapace di attrarre passeggeri. Non crescono inoltre le isole pedonali, le zone a traffico limitato e le reti ciclabili urbane.
Venezia si riconferma al primo posto per le grandi città, seguono Bologna e Genova, secondo e terzo posto, come la scorsa edizione.
Per le città medie conquista la vetta Trento, Bolzano (2ª), La Spezia (3ª), Parma (4ª), e Perugia (5ª).
Maglia nera per Reggio Calabria (44 ª) per le città medie, Vibo Valentia (45 ª) per le città piccole, e Messina (15 ª) per le grandi città.
Alla base di questi risultati c’è una lunga sfilza di risposte non date, da parte delle amministrazioni di Messina e Vibo Valentia, che non hanno permesso di valutare le loro performance.
Per quanto riguarda Reggio Calabria, le risposte sono arrivate ma non sono state esaustive. E i dati emersi non sono di certo positivi: male i consumi idrici procapite (194,1 litri procapite al giorno), la dispersione idrica si attesta al 38% e non decolla la raccolta differenziata, che seppur in crescita rispetto alla scorsa edizione (8,4%), si ferma quest’anno all’11,4%.
Per leggere il rapporto completo di legambiente vi rimandiamo alla pagina ufficiale.
fonte legambiente.it
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