Qualità o funzione?

Ancora non ho capito se l'attuale "premier" sia più attaccato alla "qualità" o ad esercitare la "funzione" di Presidente del Consiglio. Dunque, l'articolo 95 della Costituzione recita: "Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promovendo e coordinando l’attività dei ministri. I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri. La legge provvede all’ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l’organizzazione dei ministeri".
Dal momento che oramai l'attuale capo di governo ha delegato ai ministri la facoltà di esercitare le sue funzioni, cosa gli resta? Appunto, soltanto il "titolo", cioè la qualità. I suoi avvocati/deputati a forza di ripetergli che la magistratura non ha la competenza di indagarlo perché egli ha effettuato la sua famosa telefonata in questura nell'esercizio delle sue funzioni, il "premier" si sarà persuaso di averlo fatto davvero. A quel punto, per evitare eventuali grane, avrà deciso di limitare tutta la sua azione politica alla semplice qualità, cioè ha scambiato la sua funzione in un titolo onorifico, trasformandosi in una sorta di "presidente onorifico", quello che presiede a tutti gli eventi a titolo celebrativo. Qualcuno della sua maggioranza gli dovrebbe spiegare che fare il presidente del consiglio non è una carica onorifica, ma una carica che implica decisioni e responsabilità. Ma ci sarà qualcuno in grado di spiegarglielo? Ne dubito.