All’indomani dell’assegnazione dell’Oscar al miglior film straniero a La grande bellezza ricordiamo il primo Oscar vinto dall’Italia: nel 1947 la statuetta andò a Vittorio De Sica, regista di Sciuscià. Nonostante il riconoscimento il film ebbe, assieme alle altre pellicole sul neorealismo, vita difficile nell’Italia del secondo dopoguerra come si legge nell’interpellanza svolta nel 1949 dal deputato comunista Bruno Corbi al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giulio Andreotti “per sapere” [... ] le ragioni per cui le migliori opere della produzione Cinematografica nazionale vengano abitualmente programmate per un periodo brevissimo e comunque sempre inferore a quello previsto della legge 16 maggio 1947″… e “perché film ammirati come Roma città aperta, Il sole sorge ancora, Paisà, Sciuscià [... ] nella gran maggioranza dei centri di provincia appaiono fugacissimi, come meteore, un giorno o due, poi via”… E, per inciso, ci si diverta ad inserire “sciuscià” nella ricerca libera del portale storico della Camera per cogliere con immediatezza il paesaggio di miseria che caratterizzava l’Italia della ricostruzione.