E alla fine “r” fu. Ecco non proprio una “erre” da manuale, perchè a volte è più una “evve” un po’ altolocata e molto spesso ancora una “elle” made in Japan. Però devo dire che nel mucchio ogni tanto ci piglia. E mi fa quasi impressione (oltre che dar via alla fase malinconico-nostalgica del oh-mio-dio-la-bambina-mi-è-cresciuta).
Alla fine che c’è di più dolce di un marmocchio che storpia le parole, inventa neologismi a tutte le ore del giorno e della notte e mischia i vocaboli a casaccio componendo frasi di dubbio significato ma di indiscussa tenerezza?
E con l’avvento della “r” si apre una nuova fase. Quella del “Ba bè, parliamone dopo” (in risposta alla mia “Marmocchia, quando pensi di rimettere a posto i giochi?”), del “Che ne so, la mamma sei tu!” (alla mia richiesta di suggerimenti per il menu serale), ma soprattutto del “Mamma, senti come dico bene la erre: palla, foglio, nanna…” (?!?)
Ma prima di affrontare questa nuova avventura, ecco qualche recente new entry nel Glossario Marmocchio:
- ANTI-ABBIOCC: farmaco destinato alla cura delle infezioni batteriche che, nella giovane e milanesissima mente Marmocchia, assume proprietà anti-sonnolenza (contro-l’abbiocco)
- DOTTORARE: visitare, curare. Ma anche utilizzare lo stetoscopio giocattolo per fracanare la testa (e non solo) al povero Ciccio e ai suoi nuovi compagni di sventura, nonchè infilare di prepotenza il restante kit di pronto soccorso in plastica nelle orecchie-naso-bocca-occhi di mamma e papà
- NANNOLI: simpatici e instacabili ometti dai nomi perfettamente in rima uno con l’altro; vivono in una casetta piccina piccina con una donnina graziosa, gioviale ma un poco stordita - cfr. Biancaneve e i sette nannoli
- CILMEN: anglo-italianismo per indicare la sala convenzionalmente adibita alla visione dei film sul grande schermo
- DISOSSAURO: tipo Tyrannosaurus Rex, ma senza colonna vertebrale, temo (dis- ossa-auro)
E infine, da brava nativa digitale, ecco il suo saluto preferito:
“CIA’ CIA’, TI MANDO UNA MAIL”.
Che ci volete fare, so’ marmocchi!