Magazine Cultura

Quando andavo in via Veneto di Nicola Apollonio

Creato il 11 gennaio 2016 da Cultura Salentina

11 gennaio 2016 di Augusto Benemeglio

Nicola Apollonio

1. C’era una volta…

Ovunque si andasse, si aveva l’impressione che la città fosse continuamente in festa. Lo strillone di Paese Sera, piccolo e grasso, faceva la spola tra Largo Goldoni, via Condotti e piazza di Spagna sventolando il giornale con la notizia esclusiva della principessa Soraya Esfandiary Bakhtiari, seconda moglie dell’ultimo Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi, che diventava attrice di cinema”.

Bastano queste poche, scintillanti righe – scrive Pasquale Vitagliano – “per arrivare dritti all’anima dell’ultima opera di Nicola Apollonio”: Quando andavo in via Veneto (edizioni Divinafollia, pagg. 180, € 13) è un libro di memoria senza alcuna nostalgia. C’era una volta il giornalismo di “carta” fatto di taccuini, attese e lunghi pedinamenti; Roma non era ancora diventata una “suburra”, ed esisteva ancora la Persia. Insomma, un mondo che non esiste più”.

La parola umana ci giunge dal lontanissimo passato per prestiti successivi, nel bene e nel male, impregnata di malintesi, corrosa d’omissioni e incrostata di oggetti. La parola di Apollonio è come un vento agro di primavera, perché ci arriva dalla sua prima giovinezza, fine anni cinquanta – quand’era come un passero salentino di Aradeo, pieno di stupore e di meraviglie che, -infreddolito, – riusciva ad entrare nella strombatura di un salone maestoso  e di una tavola imbandita dove c’erano tante buone briciole avanzate di un pasto regale, ma sarà proprio quel passero-Ismaele, l’unico sopravvissuto, a raccontarci una storia favolosa,  quelle di  “ c’era una volta…” che farà esclamare al suo grande e  famoso amico Vittorio Feltri, – Che meraviglia questo tuo libro, Nicola!

Questo slideshow richiede JavaScript.

E’ come se fosse la storia,-  quella minima, lieve, leggera, senza pretese, quella degli amici di bisboccia, che non si sono mai lasciati, – ad entrare in noi, aprendo il nostro cuore.

(fine prima puntata)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine