Gigi Riva “Rombo di Tuono” in Cagliari – Roma del 1974 (immagine tratta da http://lanuovasardegna.gelocal.it)
06 FEBBRAIO – Ripensarci oggi fa sorridere, soprattutto guardando la posizione di classifica attuale di entrambe le squadre. Ma quelli che il calcio lo seguono sempre, almeno nell’ultima decade, sanno bene che Cagliari-Roma è sempre stata una sfida affascinante e ricca di una certa suggestione. Quando i capitolini sbarcano in Sardegna si apre sempre il cassetto dei dolci ricordi, legati a quel valzer di nomi che dalle sponde laziali a quelle sarde, e viceversa, ha rapito il cuore dei tifosi. Da Domenghini a Scopigno, da mister Ranieri al “romanaccio” Carletto Mazzone, da Zebina all’indimenticabile Muzzi, passando per i più recenti Esposito e Alvarez, fino ad arrivare a volti nuovi come Nainggolan, Astori, e Ibarbo, che che sino all’altro ieri vestivano gloriosamente la casacca rossoblù. Ma Cagliari- Roma è anche una girandola di tante emozioni, di gol, ben 99, e di 35 incontri casalinghi che hanno i sardi trionfare per 14 volte.
Al S.Elia i giallorossi non hanno mai avuto vita facile. Ad eccezione dell’anno scorso, quando una Roma super con un super Destro piegò i padroni di casa per tre a uno. Nulla da ridire; loro cercavano di inseguire una dea chiamata Juventus e noi eravamo alle prese con la solita rognosa questione salvezza. Ma la sfida ci dice altro. Ci parla, ad esempio, di un sonoro cinque a uno rifilato agli uomini – guarda un po’- di Claudio Ranieri in un turno serale dell’11 settembre 2010; da segnalare, la doppietta di Alessandro Matri e il gol del capitano Daniele Conti, il “figlio rinnegato” che non di rado si diverte a far imbufalire il papà Bruno. Senza andare molto lontano, è interessante riscoprire quel mirabolante quattro a due del campionato 2011\2012: la compagine di Luis Enrique affondò sotto i colpi di un Thiago Ribeiro, solitamente poco avvezzo alle doppiette personali; a chiudere i conti, ci pensarono il giramondo Pinilla ed Ekdal. Gol da una parte e dall’altra, match che hanno sempre da dire qualcosa anche dopo il triplice fischio, nel bene o nel male; Cagliari – Roma è anche questo. A mo’ di esempio, è interessante il faccia a faccia del 1996\1997: Tovalieri e Dario Silva sparsero il sale sulle ceneri giallorosse e la partita si protrasse ben oltre i novanta minuti, tra polemiche, minacce e scontri. Un po’ in sordina, quel giorno ci fu l’esordio del figlio di Bruno Conti nelle fila romaniste; no, non del Capitano, ma del meno fortunato Andrea. Nelle famiglie dei calciatori, a volte, il due c’è anche senza il tre.
E ancora, come non citare lo strepitoso quattro a tre del campionato 1998\1999, con i rossoblù di Giampiero Ventura capaci di sgretolare gli ospiti grazie alle due doppiette di Roberto Muzzi e Fabian O’Neill. Piccola curiosità d’obbligo anche qui: in quella panchina giallorossa sedeva un giovane Zdenek Zeman e in campo difendeva i pali della Magica un ancor più giovane Antonio Chimenti, nostra vecchia conoscenza. Gli amanti dell’amarcord ci ringrazieranno.
Il campionato 1999\2000 non sorrise ai sardi: lo spettro della serie B aleggiava funesto, ma la vittoria sulla Roma di Fabio Capello non mancò. Era il 12 marzo del 2000 e in rete andò uno strepitoso Patrick Mboma, con il Cagliari a lottare ancora sino all’ultimo respiro. Quando si dice “duri a morire”….
Degni di nota sono i due incontri del 2004\2005 e del 2006\2007. Il primo finì con un roboante tre a zero, in virtù dei gol del tridente magico composto da mister Zola, Esposito e Suazo. Il secondo invece ci regalò un divertente tre a due: doppietta di un altro che non ti aspetti, Marchini, e due gol di Totti. Per la serie “qua la mano”, Scarpa d’Oro per Sor Francesco e salvezza anticipata per il Cagliari.
Certo, se proprio dobbiamo dire le cose come stanno, contro la Lupa il Cagliari non è stato sempre immune da scivoloni. Vedansi il cinque a uno del 1975\1976, il quattro a due del 1981\1982, oppure il più “recente” due a zero del 1995\1996, con lo show del fischiatissimo Daniel Fonseca, alla corte di Carlo Mazzone. E il tre a zero subito a Is Arenas nel 2012\2013? Fu una sconfitta a tavolino. Una di quelle che non contano. O sì?
Gianmarco Cossu
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