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Quando copi un articolo su Dragon Ball (e prendi una cantonata pazzesca)
Creato il 18 giugno 2015 da Sommobuta @sommobutaE facciamo finta che non è successo niente, ok?
Nel senso che la cosa è talmente comica, che se non fosse tragica ci sarebbe veramente da ridere. E quindi noi scegliamo di ridere. Perché quando il siòr Vantadori, domenica scorsa, mi ha segnalato che tale Martina Brusini su Leonardo.it mi aveva copiato l’articolo “10 cose curiose su Dragon Ball che sicuramente non conosci” avevo fatto spallucce (pur credendo al siòr Vantadori, chè da sempre è uomo di fiducia).
Ma il link non l’avevo aperto per non dare views.
Solo che l’articolo incriminato l’ha letto anche la mia ragazza. Che si è incazzata come una iena, gridando allo scandalo. Perché ok, Martina Brusini, volevi fare la splendida razziando un articolo (il mio) che ha fatto il giro del web. Ma evidentemente non ti hanno insegnato che quando si fa copyediting a livello professionale (sì, “professionale” qui fa ridere) è opportuno, sempre e comunque verificare le fonti.
Cosa che tu non hai fatto.
Prendendo una cantonata ENORME quanto una cattedrale, copyeditando (anche male e senza fantasia, copiando quasi parola per parola) il mio vecchio articolo.
Ma tu non hai nemmeno idea di quello di cui sto parlando, vero?
Continua a leggere, che ho qualcosa di simpatico da insegnarti riguardo Dragon Ball!
Ma prima facciamo un passo indietro.
Come spesso ho scritto su questi lidi sono in grado, dopo una prima occhiata ai commenti qui sul blog o sui social network, di capire immediatamente quanti commentatori hanno letto o no il mio articolo, e l’hanno commentato limitandosi solamente al titolo o alla “preview” presente in home.
Scrivo i miei articoli “in un certo qual modo”, quindi mi basta veramente poco comprendere se ho davanti qualcuno che ci è o ci fa.
E sapendo che spesso i miei articoli, soprattutto a tema “fumetti”, fanno il giro di internet e dei social network, e sapendo che Dragon Ball è materia universale mi sono detto: “Ok, per una volta* voglio scrivere una stronzata e creare una mia piccola leggenda metropolitana su Dragon Ball. Così nel caso qualcuno fa il copyediting dal mio articolo…beh, è sgamato subito!”
E mi sono inventato di sana pianta la faccenda che Goku doveva essere una ragazza.
Notizia che la simpatica Martina ha utilizzato come prima curiosità. Con tanto di foto di Bulma. Come ha fatto il sottoscritto.
Senza scendere nel triviale come ha fatto il mio amico Domenico su Facebook, dichiarando testualmente
vorrei dare questa piccola lezione a Martina, nella speranza che la prossima volta che le viene voglia di fare il copyediting di qualcosa che palesemente ignora, possa avere la buona creanza di andare a verificare le fonti.
Chiunque abbia un minimo di conoscenza di base della storia editoriale di Dragon Ball sa bene tre cose, che avrebbero escluso in partenza l’idea di un Goku-femmina e avrebbe svelato immediatamente la curiosità bufala:
1)- Il protagonista della versione embrionale di Dragon Ball, Dragon Boy, si chiama Tenton. Ed è un ragazzo. Senza di lui Akira Toriyama non avrebbe mai e poi mai potuto rielaborare il “suo” Son Goku;
2)- Uno dei protagonisti principali di “Viaggio in Occidente”, Sun Wukong (alias “lo scimmiotto di pietra”) è riconducibile al sesso maschile. Ed essendo Dragon Ball nelle intenzioni di Toriyama la versione “comica” del Viaggio in Occidente, e Goku la versione “normalizzata” di Sun Wukong, il nostro saiyan non sarebbe mai e poi mai potuto essere una ragazza;
In origine Goku doveva essere un ragazzo-scimmia proprio come Sun Wukong! Ma ne riparleremo nel saggio su DB!
3)- Akira Toriyama odia profondamente disegnare ragazze (anche se, va detto, gli riesce molto bene). Arale, il suo personaggio femminile più riuscito, fu il frutto di una scommessa persa con Torishima, il suo editor. Nelle intenzioni di Akira Toriyama, dottor Slump doveva essere accompagnato da un robottone gigante. Torishima invece suggerì a Toriyama di creare un qualcosa di più “razionale” e vicino, proponendo di affiancare al dottore una ragazzina-robot. Toriyama non voleva, e Torishima gli promise che se il capitolo pilota di Dottor Slump, con Arale protagonista, fosse andato male, lui sarebbe stato libero di disegnare quello che voleva (robottone compreso). La storia ovviamente la conosciamo: Arale conquistò tutti sin da subito, e Toriyama fu “costretto” a tenersi Arale.
Ma quando fu la volta di mettersi al lavoro su di un nuovo progetto, fece mettere per iscritto, nero su bianco, che il protagonista, al di là del soggetto e di eventuali modifiche e suggerimenti da parte degli editor, sarebbe stato inequivocabilmente maschio.
Quindi non potevano minimamente sussistere gli elementi per una “Bulma protagonista di Dragon Ball”.
Cara Martina, siamo su Internet, luogo dove chiedere scusa per un errore (o per un “plagio”) è un’utopia vera e propria. Sono già stato “copiato” diverse volte.
Non sei la prima; non sarai l’ultima.
Spero tuttavia che questo articolo ti arrivi.
Sono sicuro che potresti imparare tanto…
Anche solo a fare il tuo mestiere di copyeditor, per dire una cosa a caso, eh!
Ps: sono senza internet fino al 24.
Tutte le volte che sono andato in biblioteca, il wi-fi non funzionava.
Quindi il blog ritorna dopo il 24.
Pps: il saggio su Dragon Ball è alle battute finali. Vi divertirà un mondo, non vedo l'ora di farvelo leggere!
Ppps: sarebbe bello inondare la fanpage facebook di Leonardo.it con questo articolo.
In ogni caso, avete voglia di divertirti?
Allora fate questo giochino!
TROVATE LE DIFFERENZE!
Il mio articolo su Dragon Ball
L'articolo su Dragon Ball "di" Martina Brusini su Leonardo.it (sì, sono un signore che regala link)
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*Tranquilli, tutte le altre cose che ho scritto in vita mia sono verificate e verificabili al 100%. Potete verificare. :P
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