Prometeo aveva portato il fuoco, grazie al quale l'umanità uscì dalla sua condizione primitiva, Atena fece scaturire dalla terra la meraviglia dell'olivo, Demetra donò il grano che consentiva l'inizio dell'agricoltura.
Dioniso compì l'opera civilizzatrice degli dèi introducendo il piacere di vivere e la gioia del banchetto.
Fu un passo decisivo e infatti in Omero il selvaggio per eccellenza è il Ciclope antropofago, che appartiene al mondo arcaico della pastoriza, e vive contornato dai grappoli che crescono spontanei gonfiati dal sole, ma ignora il segreto del vino, e per questo sarà sconfitto da un piccolo uomo che invece ne sa governare la pericolosa energia.
(Giulio Guidorizzi, prefazione al Sermone in onore di Bacco)