Pensate che il grande Canottiero aveva pure fatto finta di litigare tutto un giorno e nel Consiglio dei Ministri a difenderle queste pensioni. Con tanto di raffinato affondo: “Nano di Venezia, non romperci i coglioni”.
La Padania ci allietava quasi giornalmente con titoli a tutta pagina, “Le pensioni dei lavoratori non si toccano”,”Bossi:Pensioni la Lega resta sul pezzo”,“La Lega ha vinto la Partita, Pensione e comuni salvi”, “Bossi: Salvate le pensioni”, ecc. Insomma le pensioni come la linea del Piave legaiola, del famoso “Prendere o lasciare” padano.
Poi il governo questa mattina ha presentato il maxiemendamento alla manovra in discussione al Senato e ha posto la fiducia sul nuovo testo del decreto che verrà votato in giornata.
Salta fuori che la linea del Piave legaiola si è sfaldata miseramente. La Lega ha ceduto sulle pensioni, accettando l'equiparazione (dal 2014) dell'età di pensionamento delle donne del settore privato a quelle del pubblico impiego.
Le autonomie locali escono a pezzi e il federalismo, lo ricordate?, a farsi fottere.
Dunque, si rimettono le mani sulle pensioni nonostante la Lega avesse assicurato il contrario.
E allora anche stavolta cosa faranno i legaioli ?
Forse sono troppo occupati a guardare il Giro della Padania per occuparsi ancora delle pensioni..
Letta oggi da qualche parte: Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi (W. Shakespeare). GPS