"Ci voleva proprio!" Osserva Ata dondolando Nà sull'altalena.
Filippo sorride."L'aria aperta fa bene a tutti. - dice. - Guarda Lò come gioca felice! Ha fatto subito amicizia con gli altri bambini"."Eh, quella piccola peste!""Zia, lato!" "Gelato? Ora lo compro Nà"."Lascia, ci penso io".Filippo va a comprare i gelati e, quando torna, le porta una spremuta d'arancia."Non ho fatto mettere lo zucchero". Dice porgendole il bicchiere.Lei lo ringrazia sorpresa.Ultimamente Filippo è molto più attento nei suoi confronti.Forse è perché ha rotto da poco con quella Nausica, mah!Si siedono tutti e quattro su una panchina."Zia, ma tu e Filippo siete sposati?" Domanda Lò all'improvviso.Ata si gira di scatto verso di lui."No, ma che dici?"Filippo ride."Lo sai che bisogna essere prima fidanzati?""Allora siete fidanzati?""Noi siamo amici". Risponde Ata nervosa."E perché non vi fidanzate?""Ti ho detto che siamo amici. E stai attento che ti sporchi tutto!"Inizia a sentirsi sulle spine, ora."Ti piacerebbe se ci fidanzassimo?" Domanda Filippo malizioso.Ata gli lancia un'occhiataccia."Che fai, gli dai pure corda?" Gli dice tra i denti."A me piacerebbe. - afferma il bambino. - Così te la sposi e lei non è più una zitella!""Lòòòò!" Grida lei inorridita.Filippo non riesce a trattenere una risata."Ah sì?""Sì. - continua imperterrito il piccolo. - Ha detto zia Liz che solo tu la puoi salvare, perché lei non si sa trovare nemmeno uno straccio di fid...""Adesso basta! - interviene Ata arrabbiata. - Va' a prendere la palla!""Uffa!" Lò si alza svogliatamente.Lei è imbarazzatissima.Filippo è divertito, invece."Be', abbiamo la benedizione di Lò. E non solo, a quanto pare". Osserva."Ma dai! - esclama Ata. - Noi siamo amici da sempre. Io ti voglio bene come a un fratello, come al mio cane... io non bacerei mai il mio cane!""Ah, e così io sarei come il tuo cane?""Ma sì!"Una luce negli occhi di Filippo si spegne.Lei si rende conto di aver fatto una gaffe."Cioè, ecco...io volevo dire che...hai capito, vero, quello che intendevo?"Lui fa un sorriso mesto."Certo".Magazine Racconti
"Zia giochiamo a palla?""No, in cucina no. Prendiamo il puzzle"."Uffa".Lò posa la palla, poi prende il puzzle."Arte, arte!" Grida Nà tirandole la manica."Va bene, ti prendo le carte. Non farle cadere, eh!"Din don!"Chi è?" Ata corre ad aprire la porta."Filippo!" Esclama piacevolmente sorpresa."Ippo! Ippo!" Grida Nà volandogli in braccio."Che fate di bello?" Domanda l'amico entrando."Giochiamo. - risponde lei andando in cucina. - Stiamo per fare un bel puz... Lò non lanciare la palla!"Crash!"Il vaso di cristallo!"Ata si affretta a togliere i pezzi da terra."Cosa ti avevo detto? Lo sapevi che... Nà, non buttare tutte le carte a terra!"Troppo tardi."Bambini!" Grida esasperata."Dai, - interviene Filippo, - le prendo io. Tu vatti a preparare, che vi porto al parco"."Come? - chiede lei perplessa. - Te la senti?""Certo"."Evviva!""Sì!"