Magazine Maternità

Quando i genitori tornano a lavoro e i bambini vanno dai nonni. Ecco come fare

Da Chiara1977 @BimboWebnet

Quando i genitori tornano a lavoro e i bambini vanno dai nonni. Ecco come fareQuando i genitori terminano le ferie, molti genitori non sanno come organizzarsi ma, una buona idea è quella di rivolgersi ai propri genitori. Per evitare di far stare il bambino in città, spesso si opta per le vacanze con i nonni da trascorrere da loro oppure in una località di villeggiatura. Questa soluzione sarebbe ottima se si stabiliscono, in anticipo, alcune regole base indispensabili per evitare che il piccolo assuma abitudini sbagliate.

I genitori quindi potrebbero accordarsi sugli orari da rispettare per andare a letto la sera, per il cibo e lo svolgimento dei compiti; l’ideale è evitare dei dictat ma basarsi sul buonsenso.

Soprattutto se il bambino è piccolo è necessario che, anche in vacanza, segua una certa alimentazione e che vengano rispettate le indicazioni fornite dal pediatra. Per le altre fasce d’età, bisogna cercare di arrivare ad un compromesso, in base al quale i nonni limiteranno gli alimenti più golosi, senza però eliminarli del tutto.

Permettere al piccolo di trascorrere un periodo di ferie con i nonni è , senza dubbio, un’esperienza unica ed indimenticabile per entrambi. I nonni hanno la possibilità di stabilire un legame più intimo con il nipote, conoscendolo sempre meglio ed aiutandolo nella crescita. Contemporaneamente, il piccolo può imparare a stare senza mamma e papà gestendosi in maniera più autonoma.

La decisione di andare in vacanza con i nonni, non dovrebbe essere un’imposizione ma una proposta; nei casi in cui è lo stesso bambino ad esprimere questo desidero, sarebbe opportuno accontentarlo permettendogli anche di testare la sua capacità di staccarsi dai genitori.

La vacanza con i nonni, potrebbe rivelarsi utile anche a mamma e papà che, per qualche giorno, non dovrebbero dividersi fra lavoro, casa e figli. L’importante è non rendere le vacanze con i nonni una sorta di costrizione a cui il bambino non può ribellarsi. In questi casi infatti, l’esperienza avrebbe un esito negativo e il piccolo potrebbe sentirsi un peso e sviluppare la sindrome dell’abbandono.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog