Una giovanissima di 14 anni ha utilizzato Facebook per creare una pagina appositamente per offendere e screditare pesantemente una sua coetanea, senza alcuna motivazione; a Roma due ragazze liceali hanno picchiato e preso a schiaffi una loro compagna di scuola, mentre altre sei le lanciavano uova addosso. Il motivo? Era considerata troppo bella.
Gli esempi citati sono solo alcuni “casi eclatanti” di un fenomeno che in Italia si sta diffondendo notevolmente, ovvero il bullismo al femminile. Quello della violenza tra ragazze può essere definito, però, un fenomeno sommerso, di cui se ne parla poco, dal momento che assume spesso delle caratteristiche diverse e delle modalità di espressione più “silenziose” rispetto al bullismo tra maschi.