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Quando il caldo da alla testa

Creato il 16 luglio 2010 da Maurizio Lorenzi

caldoAfa, umidità, calura e percezione termica alle stelle.

Signori miei, fa davvero caldo in queste ore di luglio. In effetti, sono giornate in cui si muore (è proprio il caso di dirlo) dal caldo. Malori fisici dovuti all’ipotermia ma anche omicidi, violenze, agressioni di ogni genere, passionali in primis, figli dell’idiozia in secondis ma non necessariamente in quest’ordine. Sembra dunque che il caldo dia davvero alla testa, ci dia di brutto, e renda ancora più sfocata la percezione della realtà, ingigantendo i problemi e sciogliendo ogni possibile soluzione degli stessi. Sono le cronache ad esaltare una serie di avvenimenti cruneti e dolorosi che fanno accapponare la pelle e lasciano basiti, senza parole. Allora proviamo a tirare il freno a mano e rifugiamo il nostro cervello (si, proprio quello) e la nostra anima in qualche luogo fresco e confortevole. Preserviamoci in attesa che il clima ritorni ad essere meno ossessivo e torrido. Credo sia assolutamente necessario. Fino a quel momento, facciamo in modo che a scaldarsi sia solo il cuore e facciamo in modo che ad incendiarsi sia solo ed esclusivamente la passione (quella positiva). Il resto mettiamolo sotto il condizionatore o dentro il frigorifero, tanto, presto o tardi, tutto passa. Anche l’antipatico caldo targato estate 2010.

Buona resistenza a tutti. E statemi freschi.

   MaLo


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