Un solo momento che è come un fermo immagine alla televisione. Con tutto il prima che c'è prima, tutto il dopo che c'è dopo. Un momento che contiene infinite possibilità e da cui dipende un intero paese e con quel paese la vita di milioni e milioni di persone.
E' a questo momento che Javier Cercas, lo scrittore spagnolo già autore del bellissimo Soldati di Salamina, ha dedicato un intero libro, appassionato, meditabondo, minuzioso, perfino eccessivo nella cura dei dettagli. Un libro per raccontare il golpe del 23 febbraio 1981, quando il colonello Tejero entrò pistola in pugno nel parlamento di Madrid.
Passerà alla storia come l'ultimo rigurgito della Spagna franchista, il tentativo estremo e folle di un manipolo di fanatici. In realtà era il golpe di cui tutti sapevano e di cui tutti fecero finta di non sapere, dopo.
Ma quel golpe è molte altre cose ancora. E molte altre cose ancora è questo libro, Anatomia di un istante. Per esempio un appassionante esercizio della memoria, con le sue trappole, le sue indeterminatezze.
E' stato l'unico golpe della storia ripreso dalle telecamere... almeno apparentemente trasmesso in diretta.
E alcuni antepongono quello che ricordano a ciò che avvenne, e così continuano a ricordare di aver visto il colpo di Stato in diretta
Quel colonnello con il tricorno in testa e la pistola brandita:
Pur sapendo che è un personaggio reale, resta un personaggio irreale; pur sapendo che è un'immagine reale, resta un'immagine irreale
E quel golpe:
Nella società dello spettacolo, in ogni caso, è stato uno spettacolo in più