Ah, l’Arte, mistero insondato della mente, limite indefinito teso alla bellezza.
L’Arte come ricerca, stimolo, passione, cura, amore; non so più definirla. Tutto ciò che facciamo è Arte? Se è un atto della creazione direi di sì. E dobbiamo davvero accettare tutto?
Ieri ho raccontato della piramide mozza di Pompei (qui l’articolo) e dei suoi calchi infilzati nello spiedo: un contrasto forte e poco credibile, a mio avviso, con il luogo del suo passato.
Oggi vi racconto di Milano, il suo Duomo (1386-1932), che seppur stucchevole, resta un’opera d’arte di fine pregio.
e della Galleria Vittorio Emanuele II (1865), le sue vetrate, la linea aerea e il suo recente e brillante restauro.
Ditemi un po’ voi, cosa ci azzecca a pochi passi, la strada di Star Trek? O meglio ancora, quella dei sifoni dei lavandini?Siamo gente strana, è inutile dire!
Se questo è ciò che resta di noi contemporanei, fate come se non ci fossi!
Chiara