Titolo: Quando il diavolo ti accarezza
Autore: Luca Tarenzi
Editore: Salani
Prima edizione: 24 febbraio 2011
Pagine: 358
Prezzo: Rilegato - € 18,00
Finalmente un fantasy ambientato in Italia. Dopo New York, Londra, New Orleans e praticamente ogni angolo del mondo, i demoni a gli angeli hanno scoperto il Bel Paese, anche se in una città che, personalmente, non apprezzo più di tanto: Milano. Però devo ammettere che fa da perfetto sfondo alle vicende, piuttosto cupe e inquietanti, che danno vita alla storia.
Comincia con l'invocazione di un demone, ma qualcosa va storto e un angelo uccide gli evocatori e per un attimo anche Arioch, il demone invocato, sembra destinato a fare la stessa fine. Invece viene salvato da Lena, una studentessa di veterinaria che sbarca il lunario con un lavoretto in un bar. La sera dell'evocazione esce nella pioggia per riportare a casa Sofia, la sua migliore amica, che negli ultimi tempi è ossessionata da strani incubi. Mentre cerca di far salire in macchina Sofia, vede Arioch combattere con l'angelo e, come ogni ragazza dotata di buon senso, interviene salvando la vita al demone e se lo porta pure a casa svenuto, e mezzo nudo. Perché se in un libro i demoni non sono mezzo nudi non ci piacciono.
E cosa fa arrivata a casa? Lo lega al letto con un pentacolo sul pavimento (visto in Supernatural, perciò di assoluta affidabilità) e invece sul petto un altro simbolo che il cugino le aveva insegnato ai bei tempi, dopo che lei e le amiche avevano combinato disastri in una seduta spiritica. In tutto questo diventa sempre più chiaro che la cara amica Sofia si trova in un bel guaio, dato che il demone è stato evocato per ucciderla e non si fermerà finché non avrà portato a termine il suo compito.
A parte alcune scene piuttosto scontate, come l'inaspettato innamoramento dei due protagonisti (c;ome resistere al fascino di un figo da paura che ti vuole uccidere?), ho apprezzato molto questo libro. Viene usata molta mitologia biblica e le citazioni di telefilm e altri libri rende il racconto più verosimile, in qualche modo legato davvero alla realtà di Milano. Gli angeli e i demoni vengono visti in una luce diversa da quella a cui ero abituata e mi ha colpita soprattutto la figura di Caethel, uno degli angeli che vegliano su Sofia e che, soprattutto nel finale, rivela una profondità che mi ha commossa.
Un altro personaggio che mi ha conquistato è stato Azazel, uno degli angeli Caduti, o demoni, in base a come preferite chiamarlo. Azazel era decisamente necessario per smorzare i toni drammatici. L'ho adorato dall'inizio alla fine e spero quasi di leggere un seguito su di lui, e del suo mazzo di chiavi in grado di aprire qualsiasi porta per finire in ogni angolo del pianeta, o quasi. Ho l'impressione che se avessi lo stesso gingillo la mia vita sarebbe più facile.
L'unica cosa che ho trovato stonata è stata, come ho detto anche prima, il subitaneo innamoramento dei due protagonisti. Quando Lena dice al demone di amarlo mi è venuto da ridere. Insomma, si conoscono da due giorni, la maggior parte dei quali il demone l'ha passata svenuto, e lei gli dice di amarlo? Era davvero un po' forzata. Ma magari sono troppo cinica. Forse se un Arioch piombasse nel mio letto anche io ce lo legherei...