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Quando il piacere femminile lede la morale

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Un cartellone pubblicitario apparso a Pontedera è stato rimosso dal sindaco in quanto ritenuto lesivo alla dignità femminile.

Il cartellone è senza dubbio sessista ma ciò che ha fatto scandalo, leggendo tra le parole degli articoli che gli hanno dedicato parecchie testate, pare sia stato il fatto che la modella praticava autoerotismo davanti a tutti. Quindi, in poche parole, se la modella fosse nuda ma senza simulare masturbazione nessuno lo avrebbe censurato.

Chissà perchè appunto, nessun comune se la prende con le pubblicità della Tim con l’ammiccante Belen  che si scosta il costume a gambe divaricate affisse su tutte le strade italiane in formato 3×6. Forse perchè Belen non allude ad alcun piacere femminile in quanto la sua mano sta al suo posto esitando parecchio ad esplorare la propria sessualità.

Lo rivelano le dichiarazioni digitate sull’articolo: La donna del manifesto ha attirato l’attenzione dei passanti sia per il suo gesto di allusivo autoerotismo, inequivocabile e provocante, sia perchè si tratta di una bella modella.” e “il richiamo sensuale affidato all’immagine della modella fosse andato oltre i limiti del buongusto“, come ribadire che il cartellone abbia scandalizzato gli spettatori uomini, per il fatto che l’autoerotismo femminile è stato esposto davanti a tutti anzichè nasconderlo come vuole la morale comune di un Paese ancora parecchio maschilista.

Chiediamo cosa per il sindaco è considerato offensivo: che la donna si da piacere da sola o se il corpo della donna è stato mercificato e utilizzato per vendere un prodotto che nulla ha a che fare con il corpo delle donne. Oppure che la questione dell’immagine lesiva è stata presa come un pretesto per nascondere i veri motivi della censura.

Gli farei alcune domande:

Pensi che dia più fastidio alla dignità di noi donne il fatto che la modella si masturbava piuttosto che l’ennesima rappresentazione stereotipata del genere femminile che ne fa la pubblicità, che ci riduce ad oggetto sessuale sempre sessualizzato davanti ad un prodotto classificato come tipicamente maschile?

Mi viene da pensare questo non solo per le parole lette sull’articolo ma anche perchè pochi anni fa è avvenuto un episodio simile.

Vi ricordate cosa è successo alla locandina di Diario di una ninfomane?

Aveva fatto scandalo in un Paese dove il corpo femminile è esposto mezzo nudo dappertutto, solo perchè la protagonista si masturbava.

Anche in questo caso si mette in evidenza il gesto della modella anzichè il fatto che ancora una volta il corpo femminile è stato leso per vendere prodotti che nulla hanno a che fare con il corpo femminile, utilizzando profondi stereotipi di genere che ci vogliono accostate alle automobili.

Andiamo avanti. Parecchi giornali condannano poi una pubblicità sessista utilizzando toni altrettanto sessisti. Non vi sembra strano anche questo?

Gli articoli utilizzano stereotipi come “Donne e motori, gioie e parecchi dolori”, “Un gesto troppo esplicito e allusivo all’autoerotismo”…mostrando parecchi pregiudizi contro la sessualità femminile anzichè condannare l’uso sessista dell’immagine femminile da parte dei pubblicitari.

Che ne pensate voi?



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