Ma può capitare per ben due volte di seguito?
La risposta è sì.
Lo scrivente si trovava in una delle sue fasi di rilassamento, di otium vitae, di domenica intellettuale, quando dopo aver cominciato il pomeriggio con la lettura di Tolstoj è morto, si è sentito prendere da una voglia irremovibile di un buon sigaro.
Aprendo il suo humidor ha optato per un VEGAFINA CORONAS, acquistato in un recente viaggio all’estero, il sigaro era perfetto, la capa non presentava problemi e dopo il taglio l’accensione è stata impeccabile … ma ad un tratto il tiraggio ha cominciato a non esserci e soprattutto il piede bruciava in maniera disordinata, scavando lunghi solchi bruciati su un lato del corpo.
Dopo aver cercato di recuperare la combustione purtroppo si è reso conto che il problema doveva essere interno al corpo stesso e ha deciso di spegnerlo e ricominciare a leggere.
Ma tale era il senso di frustrazione, che lo scrivente si è nuovamente alzato e ha optato per un modulo più grande e un sigaro decisamente differente un AVO UVEZIAN CAMPANERO, preso per poter avere una fumata decisa, corposa e decisamente appagante che ora più che mai si richiedeva dopo la delusione iniziale.
Nell’accensione del piede però si notava subito un problema nell’arrotolamento della foglia e nella tripa e durante il taglio della testa … ORRORE! La capa si sfalda completamente, volando via come una foglia d’autunno.
Con la faccia paonazza lo scrivente colto da ira funesta prendeva unROMEOY JULIETA CHURCHILLS in tubo, pregando gli dei del fumo che almeno questa appetitosa e succulenta fumata fosse possibile.
FINALMENTE! L’Avana regala un gusto grasso ma moderato, un tiraggio perfetto e una manifattura decisamente ineccepibile. Sprofondato nella sua poltrona preferita ecco lo scrivente riprendere la lettura.
Ora ci sono dei nuovi sigari da comprare. Consigli?
Buona scelta
IBD