QUANDO IL SUO SGUARDO di F. Manarini e M. Rodighiero

C’è un romanzo più nero che giallo ambientato a Varese nel 2008, quando si corsero i mondiali di ciclismo.

Può sembrare che si stia parlando di Soprattutto la notte, ma così non è.

Un altro libro scritto con inchiostro malvagio, infatti, trova per sé questo scenario e, com’è giusto, anche spazio sugli scaffali delle librerie. Edito da Eclissi nella collana “I dingo”, la storia porta la doppia firma di chi si fa chiamare anche Rodman e prende il via dall’incrocio di due sguardi…

Cosa ci può essere di pericoloso in questa casualità quotidiana? Tutto, talvolta.

Fabrizio è un ragazzo strano, un ragazzo timido, riservato e taciturno. Ha occhi che scandagliano gli oggetti, esplorano particolari, scrutano volti. Sono occhi buoni, i suoi, ma nascondono un potere segreto e spaventoso. E a quegli occhi, ebbene sì, alcune persone non sono indifferenti.

Lo sanno bene, ad esempio, le monache della casa di cura che hanno accolto il ragazzo negli anni dell’infanzia, le quali saranno costrette a venire a patti con il loro passato (ben poco immacolato) e lo sa bene, soprattutto, l’organizzazione criminale che proprio su quello sguardo ha costruito un congegno di morte collaudato e davvero remunerativo.

Il meccanismo, però, d’un tratto si inceppa perché Milos, un esperto killer che di questa cricca è una colonna portante, ha sbagliato una volta di troppo. Sarà lui a prendere una drastica decisione, soffocando nel sangue il proprio passato pur di salvarsi la vita.

Un noir atipico, dove elementi paranormali, inquietanti incursioni horror, tensione e colpi di scena da thriller si fondono, in un ritmo serrato, con sentimenti usuali e quotidiane storie personali, fino all’inesorabile, sorprendente epilogo.