Quando inizia il futuro? ADESSO. Siete pronti?

Da Luisapastega

Il consumatore dispone di moltissime informazioni e sta diventando sempre più furbo, scaltro.

Il consumatore di oggi “ci sa fare”. Sa cosa vuole, sa come ottenerlo.

Per un’azienda è quindi essenziale studiare i consumatori, per comprendere la loro cultura e anticipare le loro mosse, per affrontare il mercato con vantaggio rispetto ai concorrenti. Ma… cosa fare?

Guardare, ascoltare, assaggiare, toccare, annusare, INTUIRE.

Perchè intuizione significa osservazione.

Perchè l’innovazione non nasce dalla ripetizione di azioni che hanno avuto successo in passato, ma dall’osservazione di ciò che accade intorno a noi.

In questo video (cliccate sull’immagine!), Faith Popcorn (se non avete idea di chi sia… date un’occhiata qui!) racconta di alcuni cambiamenti che stanno riguardando il comportamento dei consumatori.

Vi riporto qui di seguito qualche esempio… con riferimento a pubblicità e media.

  • Le persone odiano la pubblicità. Si sentono “bombardate” dalla pubblicità in tv.
  • Il 70% dei consumatori ricerca, confronta e “analizza” i prodotti in internet, prima di acquistarli.
  • I consumatori passano sempre più tempo davanti al pc e sempre meno davanti alla tv.
  • Gli individui vogliono sentirsi parte di una community (Facebook, Linkedin, Twitter, Flickr, Youtube,…).
  • I consumatori controllano/creano la reputazione di un prodotto/servizio e la loro opinione è più importante di un messaggio pubblicitario trasmesso su un media!

Come dice Chris Andersen, autore di “The long tail” (vi ricordate?):

Your brand isn’t what you say it is. It’s what Google says it is.

In poche parole… qual è il media del futuro?

… LA CULTURA.

E “cultura” non significa andare nei musei, all’opera o a teatro. “Cultura” è tutto ciò di cui i consumatori sono appassionati. E’ la somma dei loro desideri e delle loro paure.

Quindi, un prodotto/servizio assume importanza se fa parte della cultura degli individui… che è in continua evoluzione.

E’ inoltre interessante ricordare che gli individui, prima di essere consumatori, sono cittadini, con principi etici (rispetto per gli altri, per l’ambiente,…) che in futuro assumeranno sempre più valore.

A ben vedere il contenuto di questo post sembra banale, ma… siamo sicuri di considerare tutte queste variabili anche nelle nostre attività imprenditoriali? Le nostre energie e i nostri sforzi, si concentrano sul prodotto o sul consumatore?

Del resto, molto spesso le strategie più interessanti nascono e prendono spunto proprio dal concetto di.. “semplicità”.


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