“Il colore è vita”. Con questa convinzione due giovani artisti-designer giapponesi, Hirokazu Kobayashi e Haruna Yamada, hanno creato una forma di intervento artistico “collettivo” che aiuta anche ad uscire dalla depressione. I due designer giapponesi sono in questi giorni a Milano al “Fuori Salone”, la parte “off” più creativa del Salone del Mobile in corso nella capitale lombarda.
Ma prima di parlare delle opere che i due espongono fino al 22 aprile compreso allo Spazio Solferino Arte (via Solferino 25 Milano) vorrei dirvi che in quella stessa sede oggi, dalle ore 18 alle 23.30, si tiene un cocktail con una raccolta fondi in favore dei bambini giapponesi colpiti dal terremoto e dalla tragedia nucleare di Fukushima. L’evento è organizzato in collaborazione con “Orto dei sogni”, associazione no profit nata nell’ottobre 2011 per aiutare le vittime di Fukushima, che questa estate porterà in Sardegna quindici bambini giapponesi dai 6 ai 12 anni per disintossicarli dal clima ancora radioattivo attorno alla centrale nucleare. All’associazione servono 50 mila euro: un primo esempio di grande solidarietà, grazie anche allo storico gemellaggio fra Milano e Osaka, è stato dato dal Comune di Milano che ha già donato 5mila euro per questo costoso e impegnativo progetto.
I due artisti giapponesi, che hanno dato vita a un’unità creativa chiamata Spread, si inseriscono in questo evento tramite la particolare filosofia “terapeutica” delle loro opere, chiamate life stripe. Queste life stripe rappresentano con i colori tutti gli aspetti della nostra vita.Ogni colore nelle loro opere è infatti associato a un’azione secondo un preciso codice: il rosso è il lavoro, il verde chiaro è il relax, il rosa è il tempo dedicato alla propria salute, il giallo è il tempo passato con i figli, ecc…così ogni quadro diventa la rappresentazione visiva di una giornata.
Un passo successivo è stato quello che ha portato i due artisti-designer terapeuti fra i bambini della città giapponese di Nagano, per aiutarli a superare il trauma che tutto il Paese ha vissuto per il terremoto. Così il 1° aprile 2012 hanno organizzato un “workshop” per 25 bambini che divertendosi a incollare e assemblare strisce di carta colorata hanno prodotto delle “Life Stripe”. Fra questi magnifici lavori di “speranza”, 12 opere selezionate sono esposte appunto allo Spazio Solferino durante il Fuori Salone.