Quando l’intolleranza scorre sul web: il caso di Stormfront

Creato il 21 dicembre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Razzismo ed antisemitismo corrono veloci sul web, non è la prima volta che ve lo raccontiamo. In questi giorni ha fatto scalpore l’ennesimo sito, “Stormfront” che pubblica una sorta di lista con tutti coloro che  ”aiutano gli immigrati”. Il sito avrebbe pubblicato una lista contro gli immigrati. Ci sono politici, soprattutto milanesi, dagli esponenti di Sel Luca Gibillini, Mirko Mazzali e Anita Sonego a “tutti i consiglieri eletti con Pisapia”. Non scampa il sindaco di Padova Zanonato.

Ci sono anche esponenti della Chiesa e giornalisti come Gad Lerner e Maurizio Costanzo, poi ancora l’avvocato Giorgio Bisagna, “che da sempre si occupa di immigrati”, e tre giudici del tribunale del Riesame di Palermo, Antonella Consiglio, Giuseppina Di Maida e Filippo Serio. Sotto il mirino di “Stormfront” anche Laura Longo, pm di Torino che “contesterà l’odio etnico per gli scontri di Torino”.

Molti iscritti aggiungono il loro nome: c’è quello dell’assessore della regione Toscana, Stella Targetti, colpevole di volere in Toscana “una scuola dove nessuno sia straniero”. Poi una “infilata” di giudici: Domenico Galletta, giudice calabrese, il gup Carlo Fontanazza di Lamezia Terme, l’avvocato Salvatore Staiano, il legale dell’Imam di Torino, Emiliano Riba, e ancora un assessore, quello all’Integrazione del comune di Torino, Ilda Curti. Poi è la volta di EveryOne e della Caritas con don Fredo Olivero, le sociologhe Adriana Luciano e Roberta Ricucci e monsignor Cesare Nosiglia. E ancora Riccardo Pacifici “che ha dato non pochi guai ai fratelli di Militia e che non passa giorno che non si lamenti con qualche politico perché in Italia ancora non c’è una legge contro i negazionisti dell’Olominchiata”.

A motivare il senso di questa vergognosa lista, colui che l’ha lanciata, nickname “Costantino”: “Siamo stati accusati di razzismo verso gli immigrati, che li odiamo senza motivo, che anche gli italiani compiono atti di delinquenza e bla bla bla. Io vorrei dimostrare che non odio gli stranieri, ma che anzi odio molto di più certi italiani”.

Il mondo politico italiano si scandalizza dell’ennesima follia della rete, e, dopo la scoperta immediatamente  il gruppo EveryOne ha chiesto ai rappresentanti diplomatici degli Stati Uniti di mobilitarsi per la chiusura del portale. «L’Italia è uno dei pochi Paesi europei a non avere ancora bandito il forum neonazista, come è invece accaduto in Germania e Francia; questo poiché il portale si appoggia su un server americano con sede a West Palm Beach, in Florida, e ogni operazione di natura giudiziaria, se avanzata dalle sole autorità italiane, diviene estremamente complessa, se non impossibile»,Spiega  in una nota gli attivisti di EveryOne, finiti nella lista con il loro esponente Roberto Malini.

«Le nostre Procure non sono state in grado di identificare e perseguire gli utenti neonazisti di Stormfront Italia nemmeno quando a gennaio di quest’anno è stata diffusa la ‘lista degli ebrei italiani’, definiti vere e proprie ‘facce da cancellarè», questo perchè lo spazio non è hostato sul suolo nazionale, «cogliamo l’occasione dei sanguinosi fatti di Firenze e della volontà della Procura della Repubblica del capoluogo toscano di indagare per apologia di reato gli utenti del web che hanno diffuso, in concomitanza con l’omicidio dei due ragazzi senegalesi, contenuti di istigazione alla violenza e all’odio razziale (ampiamente apparsi su Stormfront Italia), per invitare la rappresentanza Usa in Italia a farsi portavoce presso il governo degli Stati Uniti della necessità urgente di dichiarare fuorilegge il portale www.stormfront.org e il movimento a esso connesso in quanto contrari ai valori di civiltà, democrazia e libertà sanciti, tra tutte, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani».

Osservando il forum di Stormfront Italia invece sembra proprio che la notizia non gli spaventi anzi la maggioranza degli utenti è come esaltata dal fatto della notevole azione pubblicitaria, un tale Flavio Giuliano scrive: ” sul TG1 delle ore 7,00 di questa mattina il giornalista, un vero idiota, parlando di noi diceva che la polizia postale sta cercando di chiudere il sito web.”Notevoli i commenti anche sulla denuncia sporta da Everyone Marcello ZuinisiEducatore Professionale Legale rappresentante Associazione Nazione Rom (opera nomadi toscana). Insomma se una parte del Paese è indignata la comunità virtuale di Stormfront pare essere contenta di sentir parlare di sè, nei fatti è l’ennesima grande azione pubblicitaria nei loro confronti, che attraverso le maglie della rete continueranno a pescare.


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