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Quando la casa è un po' passiva...

Creato il 16 marzo 2012 da Fcg

Quando la casa è un po' passiva...

La prima casa passiva costruita in Lombardia.

Si chiama passiva ma in realtà "rende", eccome!Una casa passiva, pur non producendo energia, è in grado infatti di recuperare il calore emesso all'interno di un'abitazione dagli elettrodomestici, dalle persone che ci abitano, dai raggi del sole che penetrano attraverso le finestre ecc.
Ma come fa? Semplicemente trattiene il calore all'interno, non lasciandolo disperdere attraverso le pareti, il tetto, le finestre. Per fare questo però non basta tenere chiuse le finestre! Tutto l'involucro deve essere progettato e costruito con materiali ad elevate prestazioni, con una particolare attenzione alla "tenuta all'aria", secondo lo standard "Passivhaus". Soltanto rispettando quest'ultimo infatti una casa può essere definita "passiva". Il termine casa passiva più comunemente viene usato per indicare un edificio costruito integrando alcune strategie tipiche della progettazione passiva (orientamento, isolamento, serre solari...), indirizzate verso la riduzione dei consumi energetici, senza tuttavia raggiungere il valore richiesto dallo standard, e cioè un consumo inferiore ai 15 kwh/anno.
Una casa passiva non è per tutti: la temperatura e la qualità dell'aria interna infatti devono essere controllate e regolate da ventilazione meccanica...chi ama spalancare le finestre più volte al giorno difficilmente si sentirà a proprio agio. E' inoltre adatta più ai climi freddi che temperati, dove è più difficile controllare la temperatura estiva (sarà per questo che è stata concepita in Svezia?).
Una casa passiva costa di più? Certo che sì, circa il 6-10% in più...ma negli anni a venire è possibile dire addio, o quasi, alle bollette.
A me poi sta a cuore sottolineare che casa passiva non è sempre sinonimo di ecologica: la sola riduzione dei consumi, senza l'impiego di materiali bioecologici non è sufficiente a qualificarla come tale.

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