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Quando la chimica puo' salvare la vita: breaking bad

Creato il 18 maggio 2011 da Domenico Marotta
QUANDO LA CHIMICA PUO' SALVARE LA VITA: BREAKING BAD La normalità può essere sfiancante: una vita mediocre priva di soddisfazioni, un lavoro al di sotto delle proprie capacità e problemi economici pressanti che costringono ad umiliarsi costantemente. Sembrerebbe una storia come tante, non certamente degna di nota, ma cosa succederebbe se ad un uomo in questa situazione diagnosticassero un cancro inoperabile? Probabilmente nulla, andrebbe avanti con la sua vita per quello che gli rimarrebbe da vivere. Ma se l'uomo in questione è Walter White allora la faccenda è ben diversa. Questa è la geniale premessa di Breaking Bad, la serie creata da Vince Gilligan e trasmessa dal canale americano Amc e che ha conquistato il puubblico statunitense e anche quello oltre oceano. Breaking Bad non è una serie tradizionale ma si pone come un prodotto diverso a partire dalla regia, incredibilmente accurata e introspettiva e corredata da una fotografia raffinata, in cui prevalgono colori caldi e soffocanti, essendo l'azione ambientata a cavallo tra Messico e New Mexico, regno del narcotraffico comandato da individui eccentrici e senza scrupoli. Protagonista della vicenda è Walter White (interpretato da Bryan Cranston, ricordato per aver interpretato il papà dei protagonisti nella sitcom fuori dai canoni "Malcolm"), un professore di chimica frustrato e intrappolato in una vita che gli ha tolto ogni soddisfazione, con un figlio semiparalizzato da un aneurisma cerebrale e una moglie incinta di un bambino indesiderato. Quando gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni incurabile la vita di Walter cambierà e il desiderio di rivalersi sulla sorte che è stata tanto meschina incontrerà il suo vecchio allievo (disastroso) Jesse Pinkman (il credibile e ottimo Aaron Paul) e con lui inizierà ad utilizzare le sue doti di eccellente chimico per cucinare la metamfetamina più pura che si sia mai vista. Da qui la serie inizia a vorticare fino a diventare un uragano di situazioni imprevedibili che vanno dall'ironico, al tragico, all' assurdo, all'adrenalinico, il tutto pur mantenendo un equilibrio registico e di intreccio senza pari. La ragnatela della trama è sostenuta dall'impressionante interpretazione del poliedrico Cranston, qui abile nel portare in scena un individuo patetico che spesso non incontra la simpatia del pubblico. ma del resto Breaking Bad è anche questo: il tentativo di rompere la tradizionale idea per cui il protagonista deve incontrare il favore del pubblico, dal momento che il tutto è improntato verso un realismo delle figure umane proiettate in situazioni che hanno spesso dell'assurdo e dell'inverosimile, con un'esplorazione della psiche dei personaggi rara e accurata. E' interessante notare come anche i personaggi secondari abbiano comunque qualcosa da dire, basti pensare al cognato Hank (Dean Norris), integerrimo agente della DEA sulle tracce del nuovo potente spacciatore Heisemberg, che non sospetta minimamente essere in realtà Walter, di cui è peraltro buon amico. In un intreccio di emozioni e in un vortice di intrighi e bugie sempre crescente la serie è a pieno diritto un cult che abbraccia più di un genere, piazzandosi nell'olimpo dei serial di maggior successo degli ultimi anni. Trasmesso di notte in sordina su Rai 4 in Italia, che sorpresa.

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