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Quando la fede faceva vincere le guerre. Marco D’Aviano ed il Film 11 sett 1683

Creato il 24 novembre 2015 da Appuntiitaliani

Dal momento che oggi i resti vacillanti della Cristianità affrontano un'invasione musulmana organizzata dai millenari nemici di Dio, e resa possibile dagli sciagurati politici e dai vili mezzi di informazione delle nazioni occidentali, è bene ricordare come spesso in passato la Cristianità sia stata minacciata dalle invasioni musulmane e come si sia difesa, rivolgendosi a Dio. Nell'estate del 1683, un enorme esercito musulmano armato di tutto punto e composto da circa 150-300 mila uomini assediò Vienna e minacciò di travolgere l'Europa da sud-est. I musulmani avevano anche prevista l'occupazione di Roma, per la gloria dell'Islam. Con l'aiuto di un santo cappuccino, Padre Marco d'Aviano, Papa Innocenzo XI, per salvare Vienna, riuscì a mettere insieme un esercito cristiano composto da uomini di diverse nazioni europee. Ecco la preghiera del cappuccino recitata appena prima della battaglia:

"O grande Dio degli eserciti, guárdaci prostráti qui ai piedi della Tua Maestà, per impetrarTi il perdono delle nostre colpe. Sappiamo bene di aver meritato che gl'infedeli impugnino le armi per opprimerci, perché le iniquità, che ogni giorno commettiamo contro la Tua bontà, hanno giustamente provocato la Tua ira. O gran Dio, Ti chiediamo il perdono dall'intimo dei nostri cuori; esecriamo il peccato, perché Tu lo aborrisci; siamo afflitti perché spesso abbiamo eccitato all'ira la Tua somma Bontà. Per amore di Te stesso, preferiamo mille volte morire piuttosto che commettere la minima azione che Ti dispiaccia. Soccórrici con la Tua grazia, o Signore, e non permettere che noi Tuoi servi rompiamo il patto che soltanto con Te abbiamo stipulato. Abbi dunque pietà di noi, abbi pietà della tua Chiesa, per opprimere la quale già si preparano il furore e la forza degl'infedeli. Sebbene sia per nostra colpa ch'essi hanno invaso queste belle e cristiane regioni, e sebbene tutti questi mali che ci avvengono non siano altro che la conseguenza della nostra malizia, síici tuttavia propizio, o buon Dio, e non disprezzare l'opera delle Tue mani. Ricordati che, per strapparci dalla servitù di Satana, Tu hai donato tutto il Tuo prezioso Sangue. "Permetterai forse ch'esso venga calpestato dai piedi di questi cani? Permetterai forse che la fede, questa bella perla che cercasti con tanto zelo e che riscattasti con tanto dolore, venga gettata ai piedi di questi porci? Non dimenticare, o Signore, che, se Tu permetterai che gl'infedeli prevalgano su di noi, essi bestemmieranno il Tuo santo Nome e derideranno la Tua Potenza, ripetendo mille volte: "Dov'è il loro Dio, quel Dio che non ha potuto liberarli dalle nostre mani?". Non permettere, o Signore, che Ti si rinfacci di aver permesso la furia dei lupi, proprio quando T'invocavamo nella nostra miserevole angoscia. Vieni a soccorrerci, o gran Dio delle battaglie! Se Tu sei a nostro favore, gli eserciti degl'infedeli non potranno nuocerci. Disperdi questa gente che ha voluto la guerra! Per quanto ci riguarda, noi non amiamo altro che essere in pace con Te, con noi stessi e col nostro prossimo . . . "

La preghiera continua con la richiesta che i capi dell'esercito cristiano e i soldati siano fortificati con la grazia di Dio, con lo spirito e il coraggio degli eroi del Vecchio Testamento, in modo che essi possano annientare i nemici del nome Cristiano, e manifestare la potenza di Dio. Che Dio guardi alla fede, alla speranza e alla carità dei combattenti cristiani. A Suo nome Marco li benedirà nella loro battaglia. Che Dio trattenga il braccio della Sua ira sollevato su di loro, e lasci che i Suoi nemici conoscano che non vi è altro Dio all'infuori di Lui. Come Mosè, Marco alzerà le braccia per benedire i combattenti cristiani. Possa Dio concedere loro la vittoria, e la rovina dei Suoi e dei loro nemici, Amen.

Che cosa politicamente scorretta! "Cani" e "porci" - Che razzista! Intollerabile! Ma il fatto è che Dio concesse ai cristiani una vittoria sensazionale che respinse i musulmani per 300 anni. Adesso sono ritornati. E questa volta non è rimasto praticamente alcun pentimento che sappia invocare Dio Onnipotente . . .

Sua ecc. za Mons. Richard Williamson

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