Una piccola differenza a distanza di un decennio è riscontrabile soprattutto nelle letture del liceo. Un'estate dovetti scegliere tra La chimera di Vassalli (che era già un attimo meno datato, essendo del 1990), La mandragola di Macchiavelli, il sopraccitato La luna e i falò, Il fu Mattia Pascal di Pirandello e Se questo è un uomo di Primo Levi. Se Pirandello o Levi rimangono letture obbligatorie, gli studenti attuali possono spaziare anche tra i classici della letteratura internazionale (come il distopico 1984 di George Orwell), ma anche alcuni nomi italiani più recenti, come Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia o Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda.
Una buona idea potrebbe essere quella delle famose “liste personalizzate” (tipo, i racconti sul calcio di Pasolini sarebbero un'ottima opzione per gli appassionati di questo sport). Forse sarebbe il caso che gli insegnanti spendessero più energie per assegnare a ciascun ragazzo una lettura conforme alle sue inclinazioni, poiché, in questo modo, le cose lette verranno assimilate con maggiore facilità e costituiranno uno stabile e imperituro bagaglio culturale.
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