Meraviglioso. Ha del meraviglioso l’idea di dare forma alla musica originata dalla creatività del fotografo tedesco Martin Klimas.
Le “sculture sonore” di questo straordinario artista hanno dato sostanza visiva e forma alla musica attraverso immagini dai colori e dalle sfumature vivaci che lasciano grande spazio alla fantasia e all’immaginazione di chi ama l’arte in tutte le sue forme anche le più innovative.
Martin Klimas, nato nel 1971, laureato in comunicazione visiva e con un bagaglio di esperienze dovute anche ai viaggi e alle esposizioni tra Europa e Stati Uniti, ha creduto nella possibilità di dare sostanza alla musica e ha trovato un modo eccezionale per rappresentarla.
“What does music look like?”
Ha cercato probabilmente di rispondere a questo interrogativo Martin Klimas quando in sei mesi di lavoro, con più di 1000 scatti e 18 litri di vernice colorata, ha cercato di dare forma ai suoi brani preferiti creando così i suoi capolavori artistici.
Disponendo la vernice nel cono di un comune amplificatore l’artista ha lasciato che le vibrazioni prodotte da un brano musicale scelto facessero schizzare in alto il colore.
Quello è l’istante in cui Martin Klimas ha scattato le sue foto con una macchina fotografica ad alta risoluzione impostata sui sette millesimi di secondo, creando dimensioni e forme di colore diverso per ogni brano.
Possiamo dunque vedere la musica.
Quest’idea eccezionale è nata, come afferma l’artista, ispirandosi alle ricerche scientifiche dello studioso svizzero Hans Jenny, considerato il padre della cimatica (da kyma (κΰμα) che significa “onda, flutto”) che studia forma, genesi e morfologia delle onde sonore.
Fondamentale è stata anche la sua attenzione per le fotografie di Harold Eugene Edgerton che utilizzava lo stroboscopio (strumento che permette di osservare e studiare un oggetto in moto) per riprendere eventi fisici, infatti è famosa la fotografia del proiettile che attraversa la banana o quella che riprende l’impatto di una pallottola su una mela.
Martin Klimas, attraverso le sue opere, ha cristallizzato il tempo e ha ideato una possibilità di rappresentare visibilmente la musica.
Del resto l’artista più che sull’oggetto in sé si è spesso concentrato su un particolare istante in cui viene colto l’oggetto osservato, come la capacità di immortalare oggetti che cadono al suolo ed il momento esatto in cui si frantumano.
Guardando le sue immagini lo sguardo viene rapito dal movimento, dalla vivacità e dalle sfumature diverse di colore che forse, a ben pensarci, solo la musica potrebbe creare se la si riuscisse a vedere.
- Pink Floyd – Time
- Charlie Parker – Ornithology
- Richard Wagner – Ride to the Valkyries
- Jimi Hendrix – House burning down
- Massive Attack – Angel
- Jhon Cage – TwentyThree
- Pink Floyd – On the run
- JS Bach – Toccata e fuga
- The Velvet , Underground and Nico – Run Run Run
- John Coltrane – Ascension
Tania Avolio