Piove giù il cielo, in ciuffi di lana cardata. Una nebbia densa che attenua i rumori, le luci, che mi dimentico persino che laggiù, all'orizzonte, c'è la città.
Piove giù, spessa ed eterea, sulla terra solida; sembra docile eppure lei impone il suo potere. E il tempo in sua balia, oscilla come un pendolo, all'estremità di quella coltre grigia, il tempo sembra non tendere a niente, se non a quel suo ritmo più languido e pacato, come se venisse da dentro. Fluttuante e interiore. Il tempo. La nebbia. Entrambi.
La nebbia espande il paesaggio, privandolo dei confini, e per una volta non contano i margini, non contano i bordi, conta solo quest'appannatura sui vetri e questa mia sensazione di intorpidimento. E mentre intorno, tutto pare addormentarsi, riaffiorano lievi, le sere dell'infanzia, di altri inverni. Riaffiorano altre sensazioni velate di malinconia, di quella malinconia che non ho mai trattato come un'intrusa da buttare nel cestino, ma alla quale ho sempre riservato una carezza.
La nebbia ricorda. E nel ricordare, sprofondo, mi lascio andare. Il vicinissimo e il lontanissimo sono la stessa cosa. Due niente ovattati e inafferrabili.
E la città si fa astratta, librata su di uno sfondo di spazio grigio, dove tutto è smussato, attutito, vellutato.
La nebbia ha l'odore di lana e di terra bagnata. Di umidore e di polpa densa. Ha sfumature segrete.
La nebbia nasconde, in questa strana assenza di gravità. Teatro d'ombre e di mistero, di acquosa fluidità, rigata solo da intrecci di arabeschi, dalla luce calda dei lampioni e da quella che proviene dalle finestre affacciate sulla notte.
La nebbia della distanza. Che attenua e ingentilisce. Questo mosaico solenne, di una intimità per me quasi opprimente, questo spazio che si scompone, che io scompongo, in cui tutto si perde e tutto si confonde, tutto è leggero e tutto è fragile. E la sensazione di non possedere nulla dentro questa realtà che si fa cieca.
Nulla, se non la vaporosa dolcezza che c'è in questo modo di cogliere e far mio ciò che è al di là del vetro, come se quello che vedo nascesse da dentro.
La nebbia si inventa. S'inventa quest'immobilità che fugge. Si inventa un paese nuovo e penso, penso che non lo possiederò mai. Perché al sorgere del giorno la nebbia smetterà di danzare e lui si diraderà e allora è mio soltanto questo calore.
Questo calore intimo e disarmato. Questo calore ombelicale.
***___*****_____*****_____***
Con questa ricetta vogliamo partecipare al romantico contest indetto da Elifla! San Valentino si avvicina ed ecco fioccare anche i nostri cuoricini, noi abbiamo scelto di farli ripieni....
RAVIOLI A CUORE RIPIENI DI FORMAGGIO CON GAMBERI, RADICCHIO TARDIVO E ZENZERO
Ingredienti:
Per l'impasto:
2 uova xl
170 gr di farina 00
80 gr di semola di grano duro
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di olio extravergine d'oliva
Per il ripieno:
220 gr di ricotta mista
70 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
40 gr di Pecorino Romano grattugiato
scorza di mezzo limone grattugiato
Per il condimento:
1 piccola carota
1 spicchio d'aglio schiacciato
1 scalogno
1 costa di sedano bianco
25 gamberi sgusciati, eviscerati e ai quali abbiamo lasciato solo la coda
1 caspo di radicchio trevisano tardivo, lavato e tagliato a striscioline
1 bicchiere di Brandy
1 mestolo di fumetto di pesce (preparato con i carapaci dei gamberi, carota, cipolla, sedano, prezzemolo, alloro)
120 gr di panna acida
zenzero in polvere
una macinata di pepe nero
prezzemolo tagliato finemente
olio extravergine d'oliva
Prepariamo l'impasto come al solito, amalgamando e lavorando a lungo la farina, le uova, il pizzico di sale e il cucchiaino di olio extravergine. Una volta formata una palla di pasta, la ricopriamo con la pellicola trasparente e la facciamo riposare in frigorifero per circa mezzora. A questo punto dividiamo l'impasto in quattro e tiriamo la sfoglia con la Marcato, fino alla posizione numero 6.
Mentre l'impasto riposava in frigorifero abbiamo preparato il ripieno. Non volendo coprire il sapore del nostro condimento abbiamo pensato ad un ripieno di formaggio, che fosse saporito, ma non troppo invadente. Abbiamo quindi mescolato in una ciotola, la ricotta, il Parmigiano, il Pecorino Romano e la scorza grattugiata di mezzo limone. Non abbiamo aggiunto nè sale nè pepe nè altro, dal momento che il ripieno è di per sè straordinariamente completo ed armonico nel suo sapore.
Con questo ripieno siamo andati a formare i nostri ravioli. Volevamo dare loro una forma a cuore e a questo proposito abbiamo utilizzato uno stampo per biscotti. Siamo andati poi a profilare i ravioli con i rebbi di una forchetta per assicurarci che fossero perfettamente sigillati.
Per il condimento, innanzitutto abbiamo scaldato in una wok un filo di olio extravergine d'oliva insieme ad uno spicchio d'aglio leggermente schiacciato. Abbiamo poi unito il trito di carota, scalogno e sedano, facendolo cuocere per qualche minuto, fino a doratura. Abbiamo poi aggiunto i gamberi che abbiamo precedentemente pulito, sgusciato e lavato. Li abbiamo fatti saltare nella wok per qualche minuto, insieme al resto del condimento.
Quando hanno cominciato a prendere colore abbiamo versato nel tegame l'intero bicchiere di Brandy e lasciato sfumare. Una volta evaporato abbiamo aggiunto anche il radicchio tardivo, che come abbiamo detto, abbiamo tagliato a striscioline non troppo sottili. Li abbiamo lasciati appassire giusto un attimo, poi abbiamo aggiunto un mestolo di fumetto di pesce. Quando il liquido si è quasi completamente assorbito, abbiamo versato la panna acida, una generosa macinata di pepe nero, una punta di cucchiaino di zenzero macinato e per finire del prezzemolo fresco. Abbiamo mescolato il tutto, facendo amalgamare gli ingredienti e tolto dal fornello.
Nel frattempo abbiamo cotto i nostri ravioli e una volta scolati li abbiamo fatti saltare nel condimento cremoso per poi impiattarli.
HEART- SHAPED RAVIOLI WITH RADICCHIO TARDIVO AND SHRIMP FILLED WITH CHEESE
Ingredients:
For the dough:
2 eggs (xl size)
250 g flour
1 pinch of salt
1 tsp extravirgin olive oil
For the filling:
220 g ricotta cheese
70 g grated Parmigiano
40 g grated Pecorino Romano
the grated rind of half a lemon
For the sauce:
1 little carrot (finely minced)
1 scallion (finely minced)
1 clove garlic
1 celery rib (finely minced)
25 fresh shrimp
1 thick head radicchio tardivo di Treviso (cut into little stripes)
1 glass Brandy
1 ladle of fish fumet
120 g sour cream
freshly ground black pepper
fresh parsley
ground ginger (1/4 tsp)
Mix well eggs, flour, extravirgin olive oil and a pinch of salt. Knead until the dough is elastic.
When a soft dough has formed turn out onto a floured board, knead and form a ball, then wrap it in plastic and let rest in the fridge for about half an hour.
Prepare the filling. In a bowl blend all the ingredients (ricotta cheese, grated Parmigiano and Pecorino Romano cheese and grated lemon rind).
Divide dough into four pieces. Roll out each piece with a pasta machine until thin, number 6 setting on the machine. Divide the filling into equal-sized portions and place these portions on one sheet of pasta. Cut ravioli apart using a heart-shaped biscuit cutter. Press the edges with a fork to make sure the pasta perfectly adheres.
Bring a large pot of lightly salted water to a boil, add ravioli and cook for 3-4 minutes, until they are al dente. Drain with a colender.
Meanwhile heat a pan with extravirgin olive oil and a clove of garlic. When the garlic begins to crackle add carrot, scallion and celery and sauté until golden brown. Add shrimp and cook just for a few minutes, so pour in the Brandy and when it has evaporated you can add the Radicchio Tardivo, cut into little stripes. Just a minute cooking, then add the fish fumet. When the liquid has almost absorbed add sour cream and fresh parsley and season with a pinch of black pepper and ginger.
Sauté the ravioli into the creamy sauce for a few minutes and serve immediately.