Quando la tiroide ha bisogno di integratori

Creato il 17 dicembre 2013 da Abcsalute @ABCsalute

Tiroide

Abbiamo più volte parlato della tiroide, della sua funzione e di quanto sia importante per il benessere generale di tutto l’organismo. Oggi analizziamo un aspetto in particolare: dove si trovano e quali sono gli elementi che garantiscono il corretto funzionamento della tiroide?

La salute della tiroide è strettamente legata a una buona alimentazione, eppure non sempre un’alimentazione corretta assicura tutto ciò di cui la tiroide ha bisogno. Per esempio: la tiroide funziona bene se, tra l’altro, può contare su determinate quantità di sale iodato e selenio, ma non sempre i cibi ritenuti ricchi di selenio lo sono effettivamente, magari perché scarseggia nell’acqua usata per la coltivazione, o perché ce n’è poco nel terreno.

Si tratta di un fattore molto importante perché, anche se è abbastanza sottovalutato, il selenio svolge un’azione indispensabile nella produzione di ormoni tiroidei: è coinvolto nel sistema di enzimi che trasformano la T4 (tiroxina) in T3 (triiodotironina), e una sua carenza può provocare una ridotta produzione di quest’ultima. Il selenio si trova in numerosi cibi, come patate, zucchine, frattaglie di pesce, latticini, eppure anche chi mangia regolarmente questi alimenti può incorrere in carenza di selenio. Accade anche perché circa il 50%-60% di selenio viene eliminata con le urine, e ciò spiega quanto, in questi casi, sia importante l’uso di integratori per sopperire alla carenza di selenio, una delle cause di tiroidite cronica autoimmune.

Iodio e selenio, dunque, sono due oligoelementi indispensabili per arginare il rischio di malattie tiroidee, e quando si registra una loro carenza, è necessario ricorrere agli integratori. Tra le varie soluzioni, la più idonea sembra essere quella in gel. Infatti, la somministrazione orale di alcuni prodotti in compresse può risultare difficoltosa, perché le molecole delle sostanze in esse contenute sono spesso idrofobe, cioè poco solubili in acqua. Le capsule in gel, invece, rispetto alla compressa migliorano l’assorbimento del principio attivo, perché l’involucro si rompe in pochissimo tempo rilasciando la sostanza che si dissolve in pochi minuti, a qualunque livello di acidità gastrica.

Per maggiori informazioni sugli integratori per la tiroide, leggi l’approfondimento sul sito dedicato.

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Prof. Francesco Lippi
Dr Salvatore Ripa
Dr Fabrizio Angelini


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