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Quando le mamme tagliano i capelli ai figli

Da Littleelo
Venerdì pomeriggio, dopo giorni e giorni che mi ripormettevo di portare Luigi dal parrucchiere, ho deciso di intervenire io. Armata di forbici ci siamo seduti su una panchina in giardino e ho iniziato  a tagliargli i capelli. All'inizio ho tentato di essere professionale: utilizzando il pettine per dividere le ciocche per il lungo, tenendole tra le dita tese e tagliandole in verticale (insomma, come mi sembra facciano i parrucchieri veri). Nel giro di due minuti ho però realizzato che: non gli avevo neppure bagnato i capelli, Luigi non ne voleva sapere di stare fermo e la forbice tagliava malissimo.Tutte scuse per giustificare il fatto che a un certo punto ho iniziato a tagliare "a sentimento", senza più pettine, ciocche, scriminature ecc.?
Alla fine ho mostrato il risultato a mia madre, ancora ignara di quello che stava succedendo in giardino: lei ha apprezzato, ma io mi sono sentita un po' in colpa per le varie sforbiciate che si riconoscevano nella capigliatura di Luigi. Nonostante l'effetto generale mi piacesse, ho deciso di portarlo dal parrucchiere di Daiano per regolarizzare il tutto. L'ho supplicato di non accorciare troppo, ma evidentemente per sistemare il mio taglio lui, molto scrupoloso e preciso, ha dovuto infierire.
Ecco il prima, il mio taglio e quello "daianese":

Quando le mamme tagliano i capelli ai figli

A sinistra: Luigi con capigliatura incolta. Al centro: dopo il mio taglio. A destra: con la "sistemata" del parrucchiere di Daiano

Quale preferite? A me piaceva molto nella fase incolta, ma ormai lui poverino iniziava a lamentarsi per il caldo e il fastidio. Cesare lo preferisce ovviamente con i capelli corti, io invece con il taglio intermedio. Quasi quasi era meglio non avere sensi di colpa.

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