Il Piano Particolareggiato del Terminal di Tessera sembra un fallimento già sulla carta. Che benefici portano nuovi posti macchina ai cittadini e al territorio?
Qualche settimana fa ho assistito alla presentazione del nuovo approdo acqueo di Tessera. Davanti ad una platea con età media 50 anni (il futuro delle nostre città d’altronde non riguarda i giovani…), è stata illustrata questa occasione di sviluppo per il nostro territorio.
La zona interessata, posizionata tra l’abitato di Tessera e l’Aeroporto Marco Polo, è stata pensata per essere la nuova porta acquea di Venezia a completamento degli altri due accessi già disponibili su Fusina e San Giuliano.
Ve la descrivo a grandi linee:
Collegata alla viabilità di Via Triestina con un sottopasso, sarà un’area in cui un viale centrale (totalmente indipendente dalla viabilità di Tessera e da quella dell’aeroporto) farà arrivare comodamente fino ad una darsena. Da li sarà possibile prendere un vaporetto per raggiungere Venezia. Lungo il viale si allineeranno i vari lotti edificabili la cui destinazione d’uso è già stata identificata: parcheggi (tanti) e hotel (3). Le strutture dedicate ai parcheggi multipiano saranno ricoperte da erba e piante per mitigare l’impatto visivo e ambientale. Non dimentichiamoci anche le aree destinate al verde, riservate a parco perché in corrispondenza del tratto di alta velocità che in futuro dovrà collegare l’aeroporto al Nord Europa, quindi smantellabili all’evenienza.
Non è un piano di sviluppo meraviglioso? 8640 nuovi spaziosi parcheggi, utilissimi Hotel e multifunzionali spazi verdi.
Adesso passiamo alle considerazioni:
- E’ davvero necessario un altro accesso acqueo a Venezia visto che gli altri due di San Giuliano e Fusina sono sottoutilizzati? Da San Giuliano, ad esempio, parte, solo d’estate, un vaporetto all’ora per Fondamenta Nove. La maggior parte delle volte anche mezzo vuoto.
- Come possono costruire un sottopasso in una zona in cui sotto pochi metri di terra c’è acqua? Tutti i sottopassaggi della zona, anche più nell’entroterra, hanno continue infiltrazioni…
- Sullo stesso tema, quali danni porterebbe questa intensiva cementificazione sul delicato equilibrio idrogeologico della zona? Non sarebbe meglio allargarsi a Fusina bonificando terreni già compromessi?
- A cosa servono altri alberghi, visto che Venezia e periferia ne sono già pieni? Ne avevamo realmente bisogno?
- Ma la domanda forse più interessante è: quali sono i benefici per gli abitanti di Tessera? Le risposte date durante l’assemblea sono state sicuramente poco convincenti: i vantaggi saranno: i parcheggi, il parco e il collegamento con Venezia. Curiose come risposte visto che le macchine i cittadini di Tessera le terranno probabilmente gratuitamente davanti a casa propria, ossia qualche centinaio di metri più in là; un parco immezzo ai posteggi di sicuro non è un posto appetibile per passeggini e bambini e i benefici che ne avrebbero i pendolari che utilizzerebbero la linea per spostamenti di lavoro non giustificherebbero l’investimento.
Ma la parte migliore è stata a fine serata, quando ho detto all’architetto che ha illustrato il progetto: “a me sto piano sembra dannoso nei confronti dei cittadini, improponibile e irrealizzabile sotto tutti i punti di vista” e lui candidamente mi ha ribattuto: “ma di cosa stiamo parlando? Non faranno mai niente di ‘sta roba!”. SPERIAMO!
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