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Quando lo sviluppo del territorio si misura in parcheggi

Creato il 29 marzo 2014 da Golemino

 

Il Piano Particolareggiato del Terminal di Tessera sembra un fallimento già sulla carta. Che benefici portano nuovi posti macchina ai cittadini e al territorio?

Qualche settimana fa ho assistito alla presentazione del nuovo approdo acqueo di Tessera. Davanti ad una platea con età media 50 anni (il futuro delle nostre città d’altronde non riguarda i giovani…), è stata illustrata questa occasione di sviluppo per il nostro territorio.

La zona interessata, posizionata tra l’abitato di Tessera e l’Aeroporto Marco Polo, è stata pensata per essere la nuova porta acquea di Venezia a completamento degli altri due accessi già disponibili su Fusina e San Giuliano.

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Ve la descrivo a grandi linee:

Collegata alla viabilità di Via Triestina con un sottopasso, sarà un’area in cui un viale centrale (totalmente indipendente dalla viabilità di Tessera e da quella dell’aeroporto) farà arrivare comodamente fino ad una darsena. Da li sarà possibile prendere un vaporetto per raggiungere Venezia. Lungo il viale si allineeranno i vari lotti edificabili la cui destinazione d’uso è già stata identificata: parcheggi (tanti) e hotel (3). Le strutture dedicate ai parcheggi multipiano saranno ricoperte da erba e piante per mitigare l’impatto visivo e ambientale. Non dimentichiamoci anche le aree destinate al verde, riservate a parco perché in corrispondenza del tratto di alta velocità che in futuro dovrà collegare l’aeroporto al Nord Europa, quindi smantellabili all’evenienza.

Non è un piano di sviluppo meraviglioso? 8640 nuovi spaziosi parcheggi, utilissimi Hotel e multifunzionali spazi verdi.

Adesso passiamo alle considerazioni:

  1. E’ davvero necessario un altro accesso acqueo a Venezia visto che gli altri due di San Giuliano e Fusina sono sottoutilizzati? Da San Giuliano, ad esempio, parte, solo d’estate, un vaporetto all’ora per Fondamenta Nove. La maggior parte delle volte anche mezzo vuoto.
  2. Come possono costruire un sottopasso in una zona in cui sotto pochi metri di terra c’è acqua? Tutti i sottopassaggi della zona, anche più nell’entroterra, hanno continue infiltrazioni…
  3. Sullo stesso tema, quali danni porterebbe questa intensiva cementificazione sul delicato equilibrio idrogeologico della zona? Non sarebbe meglio allargarsi a Fusina bonificando terreni già compromessi?
  4. A cosa servono altri alberghi, visto che Venezia e periferia ne sono già pieni? Ne avevamo realmente bisogno?
  5. Ma la domanda forse più interessante è: quali sono i benefici per gli abitanti di Tessera? Le risposte date durante l’assemblea sono state sicuramente poco convincenti: i vantaggi saranno: i parcheggi, il parco e il collegamento con Venezia. Curiose come risposte visto che le macchine i cittadini di Tessera le terranno probabilmente gratuitamente davanti a casa propria, ossia qualche centinaio di metri più in là; un parco immezzo ai posteggi di sicuro non è un posto appetibile per passeggini e bambini e i benefici che ne avrebbero i pendolari che utilizzerebbero la linea per spostamenti di lavoro non giustificherebbero l’investimento.

Ma la parte migliore è stata a fine serata, quando ho detto all’architetto che ha illustrato il progetto: “a me sto piano sembra dannoso nei confronti dei cittadini, improponibile e irrealizzabile sotto tutti i punti di vista” e lui candidamente mi ha ribattuto: “ma di cosa stiamo parlando? Non faranno mai niente di ‘sta roba!”. SPERIAMO!

 

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