Magazine
Sono sempre stata una tipa un po' stramba. Mia mamma me lo ricorda spesso. Per di più ora sono pure vegana! Non mangio la carne nè i suoi derivati. All'inizio è stata una scelta legata esclusivamente a motivi di salute. Mano a mano leggendo e informandomi, sono arrivata alla conclusione che sia decisamente una scelta di vita. Non sono ancora un'attivista nel senso che non partecipo a picchetti contro le pellicce o la vivisezione, ma nel mio piccolo cerco di indurre alla riflessione consapevole chi mi circonda. Spesso stimolata dalle stesse domande di coloro che incuriositi da questa mia decisione pongono. Sembra essere opinione comune che i vegani siano estremisti invasati e rompano le scatole ai cosiddetti onnivori. Io posso testimoniare che è capitato esattamente il contrario. Sulla mia fronte non porto la scritta "sono vegana" ma ovviamente essendo il cibo anche un'occasione per stare insieme è accaduto di affrontare il discorso con diverse persone. La battuta più simpatica è stata:"Fatti le analisi!" per il resto l'impressione più brutta l'ho ricevuta proprio da persone giovani che reputavo di mentalità aperta e spirito critico. Ho raggiunto la conclusione che la forza della diversità non deve essere sottovalutata. Come ritengo che chi afferma :"anche le piante hanno un anima ed io mi sento un' animista!" e nel frattempo mi mangia una fetta di pollo alla piastra davanti accompagnato da ortaggi vari, debba fare autocrica. Riflettendo sul fatto che è più comodo continuare a credere/fare come sempre piuttosto che chiedersi se si potrebbe agire in modo diverso.