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Quando meno te lo aspetti, lo Spettacolo

Creato il 17 febbraio 2012 da Albino

Quando vivi qui in downunder ci sono delle immagini tipicalmente australiane che ti piombano tra capo e collo come fulmini a ciel sereno. E non mi riferisco ad aborigeni che suonano il didgeridoo ai bordi della strada o a koala sugli alberi: no.

Questa mattina sopra la citta’ c’era un cielo alto e azzurro, cristallino. L’aria era fresca e pura come quella di montagna, ma e’ cosi’ che si respira da queste parti, anche in citta’. Seduto sul mio sedile d’autobus, ad un certo punto sono passato davanti al solito parco che attraverso ogni mattina. Frenata, fermata, gente che scende e gente che sale.

Mi sono messo a guardar fuori, e a qualche metro da me c’erano quattro tipe che si rincorrevano sul prato. Avranno avuto una ventina d’anni o giu’ di li’ (o forse meno). T-shirt con le maniche arrotolate, pantaloncini corti, capelli lunghi stretti in coda di cavallo, corpi tonici, magre, gambe affusolate, e soprattutto: due bocce cosi’, cadauna (x4 tipe = 8 bocce). Giocavano a rugby, alle 8 e mezza del mattino, sul prato del parco, lanciandosi la palla e rincorrendola e saltandosi addosso.

Cioe’, immaginate quattro veline che giocano a rugby su un prato. Le avete immaginate? Ecco, piu’ o meno cosi’. E poi immaginate me, sul mio sedile d’autobus, con la bocca spalancata a guardare questa immagine bucolica, ma piu’ che bucolica la definirei bocciofila, cosi’ esterrefatto da non avere neanche il tempo di tirar fuori il telefono per fare una foto (che poi mi pareva anche un po’ brutto, con tutto il bus che mi guardava).

Pazzesco.


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