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Quando nasce una dea....

Da Mammapiky @mammapiky

QUANDO NASCE UNA DEA....

DONATO DA FAIRY

Davanti a me la parete è verde acqua, un bel colore rilassante devo dire, che fa molto pendant con la vasca circolare azzurra alla mia destra e con il monitor bianco panna che mi tengo, a gomito a gomito, sulla sinistra. Si potrebbe tranquillamente dire che la cosa che ci sta peggio qui dentro, forse sono io, che vorrei recitare un monologo di parolacce interiori scritte appositamente da me per un'occasione specifica, che ero sicura, si sarebbe verificata. In realtà era pronto già da giorni ma sembrava non dovesse più servire quando, martedì mattina, all'ultimo tracciato, l'infermiera ha sentenziato che non c'erano segnali evidenti per un imminente parto. Non so, forse non ha letto i segnali giusti o forse certi eventi sono pilotati solo dal mistero e dalla natura, ma in entrambi i casi , come tre anni fa, siamo partiti all'alba, come tre anni fa, senza un briciolo di colazione e come tre anni fa in un giorno di festa, per non avere gente tra i piedi, medici compresi, che poi si sa, in questi casi, ognuno dice la sua!
Tutto molto comodo, oserei dichiarare se avessi sufficiente senso dell'umorismo e, soprattutto, un'ottima e proficua riuscita per la scampagnata del primo maggio.
Molto più di un turno di lavoro: dalle sette della mattina alle quattro del pomeriggio per decidere che una contrazione ogni cinque minuti, la rottura del sacco, e la mia faccia "non ti avvicinare e non toccarmi" , forse assomigliavano a un travaglio e che quelli si che erano segnali imminenti del parto. E quindi dall'apatia più piatta, all'agitazione più vera, perché io un parto naturale non l'avrei mai potuto avere e la sala travaglio che si anima di grossi lucertoloni verdi, incuffiettati e mascherati. Io nuda, come la bimba che sta per nascere, sono distesa su una tagliola. "Signora come si chiama?.... Quanto è alta?....Quanto pesa?..." . Buio. La voce del Principe è un suono dolce e ovattato in lontananza, mi accompagna nel risveglio e vedere il suo viso chinato sul mio, divampa tutto l'amore che sento per quest'uomo.

"Bentornata tra noi!" ... "Com’è andata?" ... "Sembri una che si è appena fatta 10 ore di volo" ....lui si che ha senso dell'umorismo.
Un bacio leggero, un piccolo sfioramento e una carezza.


"Ehi guarda la bimba è qui vicina a te".
Mi giro. Sono tornata al punto di partenza, senza contrazioni ma con un tremore a tutto il corpo, niente monitor bianco panna ma una piccola culla termo riscaldata al mio fianco, niente più pancia ma una piccola dea rosa dentro la mia vita. Forse questa è l'unica differenza rispetto a tre anni fa, per il resto, Cestino e Cicina, sono entrati nel mondo, come stelle di Broadway, protagonisti di due film molto simili e con un anticipo che da due star di certo non ti aspetti, ma per lei ecco la possibilità di vederla, toccarla, fin dai primi momenti, sentire quel vagito che con lui mi era stato "negato", provare a consolare un lamentoso pianto che dice "rimettetemi dentro", guardare, toccare, parlare, annusare, e ancora, ridere, piangere, pensare, gioire e patire, riflettere che è tutto finito, anzi no, che è appena iniziato e che, come canticchiavo da giorni...."Chi non ha mai visto nascere una dea...non lo sa..... “.

 

   

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