Riempiere e conquistare. Essere ed esserci. Avere.
Sembra, troppo spesso, che la vita di ogni uomo ed ogni donna sia voltata al rispetto di questi verbi sotto forma di imperativi mentre quello che resta inascoltato è l’assenza, il non avere, il non potere. E questi sono i protagonisti dell’esistenza che ci confondono, smuovono.
È sotto la loro forza che tendiamo al pieno. Lo desideriamo, lottiamo per esso.
Eppure, riempiere è la cosa che ci riesce meglio, tramite oggetti, persone, finte speranze ed illusioni. Ciò che è più difficile è quando non puoi farlo, quando ogni uomo ed ogni donna si accorge prima o poi che non tutto potrà avere.
L’adoperarsi e l’impegno per ottenere, come il coraggio che si trova a tutti i costi per avere, raggiungere quello che si desidera segnano l’esistenza ma non è sempre così. Ecco, il vuoto dell’assenza e dell’impotenza. Non tutto si compra, non tutto ha una quantità di forza e azione con cui fare lo scambio.
Disarmati di fronte al non potere.
Annientati.
Folli nell’accettazione.
Accetta. Fermati. Arrenditi. Tu che hai sempre corso, davanti hai solo mulini a vento. Respira. Ascoltati. Senti il tuo respiro, l’unica cosa che hai ed è solo tua senza un contraccambio. E non significa che non hai il coraggio di lottare, non significa che non sei abbastanza forte, non significa che potresti ma non agisci. Fermati. Ci vuole forse, ancor più coraggio a guardare le cose per quello che sono. Spesso irraggiungibili e indipendenti dalla nostra volontà.
E poi accadrà, che altro avrai, inaspettatamente. Anche se quell’irraggiungibile resterà lì, nel ricordo e nel desiderio insoddisfatto.
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