Il ministro della difesa in carica Ignazio La Russa, durante una conferenza stampa al Salone aerospaziale di Farnborough, annuncia di rinunciare all’acquisto di 25 aerei EUROFIGHTER: “Abbiamo deciso, d’intesa con le forze armate, la riduzione di venticinque Eurofighter’ e cioe’ tutta la cosiddetta tranche 3B, ‘il che vuol dire un risparmio’ per l’erario di ‘due miliardi’”.
Al programma del caccia europeo Eurofighter, che comprende quattro nazioni, partecipa con una quota industriale del 36 per cento, il gruppo Finmeccanica.
Insorge l’opposizione.
“Non abbiamo nulla in contrario alla verifica dei sistemi d’arma: anzi, è proprio ciò che abbiamo chiesto con una recente mozione parlamentare. Tuttavia, non può essere il ministro della Difesa l’unico a decidere cosa tagliare e cosa acquistare“, afferma perentorio Antonio Rugghia, capogruppo del Pd nella commissione Difesa, il quale aggiunge: “La programmazione dei sistemi d’arma è una cosa seria e va discussa all’interno delle scelte sul modello di Difesa che solo il Parlamento è chiamato a prendere”.
Eurofighter Typhoon ed accessori